CDM, Romeo e Pizzimenti (PDL) contro l’opposizione: “Mancanza di rispetto istituzionale”

Reggio Calabria. “La fibrillazione che anima alcuni ex politici reggini in questi giorni ha una genesi ben evidente (il rancore per le sconfitte elettorali) e un fine altrettanto lampante (abbattere con ogni strumento possibile Giuseppe Scopelliti). Un’esigenza personale che cozza fortemente con le legittime aspettative di una Città Metropolitana e con i bisogni dei suoi cittadini”.
Lo hanno dichiarato il Coordinatore del Pdl Grande Città, Daniele Romeo e il Vice coordinatore Vicario Antonio Pizzimenti.
“In questi giorni la tensione tra le vie cittadine si tagliava con il coltello – hanno aggiunto Romeo e Pizzimenti-. Personaggi poco amati dalla città e ormai fuori da ogni ruolo politico, hanno voluto darsi al tour delle redazioni dei giornali (e dei contatti telefonici) affinché si alzasse una forte pressione sul Ministero dell’Interno. L’unica versione ufficiale proveniente dal Viminale è stata quella, secca e perentoria, del Portavoce del Ministro che negava decisamente che la vicenda fosse all’ordine del giorno del Cdm di Venerdì 14 settembre. L’assoluta mancanza di rispetto istituzionale, che caratterizza l’opposizione insieme alla totale assenza di progettualità, ha portato a dare comunque il segnale di attacco marciando su una dichiarazione istituzionale e molto responsabile rilasciata dal Ministro, ad un giornalista “particolarmente” affezionato alla vicende reggine!. Tale intervista  è stato l’innesco di un martellante bombardamento mediatico di deputati, giornali nazionali e politicanti cittadini, che tentavano forse di influenzare le decisioni del Ministro”.
Secondo Romeo e Pizzimenti “nemmeno l’orazione –  sentita ed appassionata – del nostro Sindaco in occasione dell’offerta del Cero Votivo, è stata risparmiata. Di fatto, anche questo tentativo di modificare la realtà, esemplifica il basso valore morale e culturale oltre all’assoluta mancanza di scrupoli di ben individuabili soggetti.
Quanto orchestrato in questi giorni è sintomo di un chiaro nervosismo scaturito dal non essere riusciti a porre a segno quello che sembrava essere il punto finale di un’offensiva posta in essere senza badare a spese”.
“Abbiamo preferito – continuano Romoe e Pizzimenti – per evidente e differente impostazione culturale, non entrare mai nello sporco gioco del pettegolezzo e del chiacchiericcio, delle insinuazioni, del detto – non detto. Continueremo ad attendere con grande senso istituzionale, la decisione del Governo sicuri che la forza dei fatti potrà finalmente sgombrare il campo da ogni tipo di attacco ingiusto  e porre fine a questa macchina tritatutto che ha, lo ribadiamo, l’unico fine di perseguire per vie traverse, il risultato che non si riesce a conseguire attraverso il normale e corretto gioco democratico.
Rifuggiamo dai processi di piazza – hanno concluso Romeo e Pizzimenti – non vogliamo sostituirci a nessuno e soprattutto non vogliamo partecipare a questi tentativi organizzati di effettuare pressioni riguardo una decisione che ha certamente  le caratteristiche della delicatezza e che non può, ovviamente, basarsi sui ragionamenti contorti di menti poco propense al bene comune e afflitte da evidenti forme di quella che potremmo definire una vera e propria sindrome sociopatica”.

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