Si è svolta l’assemblea popolare per discutere dell’istituto “Umberto Boccioni”

Reggio Calabria. Il 31 ottobre si è svolta, presso l’Hotel President di Gallico, l’assemblea popolare promossa dalle associazioni Genitori Scuola “Boccioni – “Tre Quartieri”- Centro Studi Colocrisi – Cicloturistica 2001 – Csoa Cartella – Teatro libero Gallicese -PGS Aurora, Borgo Cecilia, assieme all’IDV Gallico, l’Mpa Autonomia e Diritti e SEL “Eugenio Musolino”. L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi cittadini provenienti dalla vallata del Gallico, dei genitori degli alunni della scuola e di molti docenti. Dopo un lungo e articolato dibattito, sono stati chiesti con forza l’adeguamento sismico e la successiva riapertura dell’edificio che ospitava l’Istituto Umberto Boccioni. La storia dell’infinita telenovela ha inizio con lo spreco di risorse per un intervento di ristrutturazione nell’anno 2008 che, però, non ha impedito la dichiarazione di inagibilità dello stabile (dichiarata il 19 dicembre dello stesso anno), costringendo, così, intere scolaresche all’utilizzo di un immobile privato non funzionale alle esigenze della didattica. A nulla sono valse le azioni ripetute dell’allora Consiglio della IX Circoscrizione e le proteste della cittadinanza nei confronti di una amministrazione comunale incapace a dare risposte al problema. L’inserimento, nell’anno 2009, nel piano triennale delle opere pubbliche si rivelava una beffa, attesa la carenza di un progetto esecutivo e delle relative risorse finanziarie. La successiva partecipazione dell’amministrazione comunale ad un bando regionale per l’ adeguamento sismico di degli edifici scolastici (POR CALABRIA FESR 2007/2013 – Linea d’intervento 3.2.2.4) è stata vanificata dall’esclusione dalla graduatoria per gravi carenze nella documentazione presentata. A nulla sono valse le numerose proteste di Sel, delle associazioni del territorio e dell’ex consigliere comunale Idv, Aldo De Caridi, presentatore di una mozione consiliare, per trovare soluzione all’annosa problematica. L’assemblea del 31 ottobre, ha riproposto, quindi, con forza la questione “Boccioni”, la cui rapida e soddisfacente soluzione è divenuto un punto irrinunciabile per un territorio da molti anni dimenticato. Il confronto pubblico, introdotto da Stefano Morabito, ha visto il contributo di Francesco Penna, Enzo Siclari, Nino Pennestrì, Mimmo Arrigo, Giuseppe Marra, Nanà Bertè, Fortunato Nunnari, Domenico Idone, Paolo Chirico, Domenico Spanti, Pasquale Chindemi e dei docenti Caridi e Barillà. Al termine dell’assemblea, conclusa dal consigliere regionale Giuseppe Giordano, è stato stilato un documento da inviare ai Commissari prefettizi contenente le proposte per affrontare in modo risolutivo la vicenda. In particolare, è stata richiesta una nuova perizia tecnica sull’edificio da affidare ad un istituto specializzato per individuare in maniera dettagliata gli interventi necessari ad adeguare la struttura alle norme antisismiche vigenti. Inoltre, si è chiesto che, nell’ambito delle risorse finanziarie comunali, il recupero della struttura scolastica U.Boccioni sia inserito tra gli interventi prioritari. Si è ritenuto opportuno, anche, che venga assicurata la partecipazione ai diversi bandi ministeriali e/o regionali previsti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici (vedi l’imminente ordinanza di Protezione Civile in materia). L’assemblea ha insistito per l’immediata riattivazione del servizio di bus navetta tra la sede provvisoria e la palestra di via Casa Savoia per offrire agli studenti la possibilità di realizzare le attività sportive curriculari. Analogo servizio dovrà garantire i paesi ricadenti nella vallata del Gallico dai quali, quotidianamente, numerosi studenti si spostano per raggiungere la scuola Boccioni. Si è ritenuto anche necessario fare luce su eventuali pregresse responsabilità di natura progettuale ed esecutiva che hanno interessato la struttura negli anni. Al termine dell’assemblea si è avviata la costituzione di un comitato composto dai genitori e dai docenti perché, assieme ai soggetti promotori dell’iniziativa, abbiano un incontro con i commissari prefettizi volto ad avviare un percorso costruttivo per ottenere al più presto il recupero di una struttura scolastica così importante per l’intera vallata del Gallico.

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