Si è tenuto l’incontro tra i presidenti di Confidustria di Reggio e Messina e il presidente Sogas

Reggio Calabria. La chiusura per lavori di ristrutturazione dello scalo di Catania Fontanarossa ha fatto riscoprire l’interesse dell’utenza messinese per l’aeroporto dello Stretto. La rinnovata attenzione dei passeggeri peloritani verso il “Tito Minniti” è stata al centro dell’incontro che si è svolto nella sede di via del Torrione tra il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, il suo omologo messinese, Ivo Blandina, e il presidente della Sogas, Carlo Porcino. Alla riunione, che ha avuto un taglio pragmatico e operativo, hanno preso parte anche i direttori di Confindustria Reggio, Francesca Cozzupoli, e di Confindustria Messina, Laura Biason. Il vertice ha consentito innanzitutto di fare il punto della situazione sullo scalo di Ravagnese, soprattutto in merito alle questioni economico-finanziarie che rendono complessa la gestione della Sogas. Nonostante le difficoltà, Porcino ha evideziato i progressi che la società ha registrato nel “nuovo corso” avviato sotto la sua presidenza e, soprattutto, ha messo in evidenza le prospettive positive per lo scalo, grazie a una politica di riduzione degli sprechi e di creazione di un nuovo management fondato su competenza, capacità e motivazione. Un impegno che ha consentito di chiudere in pareggio gli ultimi due esercizi di bilancio, pur in presenza dell’incognita rappresentata dal concordato preventivo del vettore “Blu Panorama” nei cui confronti Sogas vanta un credito di 500mila euro. Cuzzocrea e Blandina, a cui è stato altresì illustrato il bando per la privatizzazione del 40% della stessa società, hanno evidenziato l’importanza strategica dell’aeroporto di Reggio Calabria come principale scalo di riferimento per l’area dello Stretto, non in concorrenza con Lamezia Terme, ma rivolto sempre più a un target di passeggeri provenienti da Messina e dalla Sicilia orientale. I numeri dell’ultimo anno sono tutto sommato confortanti: a fronte di una diminuzione dell’attività volativa pari a 550 movimenti, si è registrato un incremento del numero dei passeggeri del 20%. Segno, questo, che il coefficiente di riempimento degli aeromobili è nettamente aumentato. Esistono le condizioni – è stato sottolineato nel corso della riunione – perché i numeri continuino a crescere e a consolidare il ruolo dello scalo. Sia Confindustria Reggio che Confindustria Messina guardano con concreto interesse ai piani di sviluppo del “Tito Minniti” e, in una visione di prospettiva, viene ritenuto non solo possibile ma anche auspicabile un coinvolgimento delle due realtà associative nel rilancio dell’aeroporto. Ma, per conseguire questo obiettivo, da parte di Cuzzocrea e Blandina è emersa la volontà di affrontare preliminarmente, assieme alle amministrazioni interessate, alcune questioni fondamentali: dai collegamenti marittimi tra il porto di Messina e il pontile di Ravagnese, al potenziamento delle autolinee attualmente esistenti, fino alla regolamentazione del servizio taxi che, oggi, in mancanza di qualsiasi normativa che regoli i costi, costituisce un pessimo biglietto da visita per l’aeroporto. L’incontro reggino è stato un momento di carattere conoscitivo tra potenziali attori del rilancio dello scalo. Confindustria Reggio e Messina continueranno a lavorare sinergicamente, anche su questo tema, per contribuire ad una piena e virtuosa integrazione economica tra le due sponde dello Stretto.

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