L’Anpi ricorda il partigiano Condò e la raccolta firme per la petizione nazionale antifascista

Reggio Calabria. Giovedì 13 dicembre, alle ore 17.30, presso la sede dell’A.N.P.I. di via XXIV maggio 6/a, saranno le sorelle Anna e Maria Condò a raccontare la storia del fratello Ruggero, divenuto partigiano, appena ventenne, tra i monti dell’Appennino ligure-piemontese, dove operava , insieme ad altre formazioni partigiane, la Brigata Garibaldi. Contro gli uomini e le donne della Resistenza, molti dei quali giovanissimi come Ruggero, nei pressi del Convento della Benedicta le truppe tedesche, con il supporto dei fascisti della zona, sferrarono innumerevoli attacchi militari per stroncare le attività partigiane: Si trattò di un vero e proprio massacro, che costò la vita di molti innocenti ed inermi cittadini, uccisi per rappresaglia, insieme a centinaia di partigiani e partigiane, massacro al quale, insieme a Ruggero Condò, sfuggirono centinaia i partigiani, che furono fatti prigionieri, quindi torturati ed infine caricati sui treni che li trasferirono ai campi di concentramento, dove la maggior parte trovò la morte. L’A.N.P.I. di Reggio Calabria invita all’iniziativa di giovedì tutti coloro che condividono gli ideali dell’antifascismo, della Resistenza e della Costituzione, valori oggi di grande attualità, nel momento in cui in molte città italiane vengono segnalate attività, illecite ed anticostituzionali, di gruppi neofascisti e neonazisti. Nel programma della serata sono infatti previste sia la raccolta di firme per una petizione nazionale antifascista per la messa al bando delle attività neofasciste sia la raccolta di firme contro l’iniziativa neofascista prevista a Messina per sabato 15 dicembre 2012. Sarà altresì possibile firmare, sugli appositi moduli, l’iniziativa referendaria mirata al ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. La serata si concluderà con un’ APERICENA a base di stuzzichini e coktail, preparati dai “nuovi resistenti” dell’Associazione reggina dei Partigiani, tra le bollicine dei calici delle bottiglie di spumante, stappate dai partigiani del Comitato d’Onore.

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