Marino: “Emergenza rifiuti nelle frazioni di Santa Venere ed Aretina”

Reggio Calabria. A Reggio Calabria, al momento, si sta lavorando per cercare di rimuovere i cumuli di spazzatura nei quartieri del centro storico, dove i rifiuti potrebbero rappresentare un problema di viabilità, e per assicurare almeno la pulizia dei mercati rionali e degli ospedali. Anche se la raccolta dei rifiuti si è intensificata in questi giorni, grazie al massiccio lavoro svolto dalla società mista Leonia, dalle imprese inviate dal commissario all’emergenza rifiuti della Regione Calabria, dal governatore della Regione Calabria e dei commissari straordinari coadiuvati dai tecnici del Comune di Reggio Calabria, l’emergenza smaltimento rischia di aggravarsi sempre di più. Sono molti i quartieri ancora da ripulire e vi sono addirittura delle zone periferiche e collinari che da circa ‘quattro mesi’ non vedono un ‘camion ecologico’ per poter rimuovere i cumuli di spazzatura che sommergono letteralmente le strade e, addirittura, i terreni privati. La situazione di maggiore disagio si registra nei quartieri periferici, ma anche in altri quartieri, come quelli collinari e la zona di Santa Venere ed Aretina. Il grido di protesta lanciato dai residenti delle suddette frazioni mi porta, in qualità di ex rappresentante istituzionale del territorio della XIV Circoscrizione di Gallina, ad evidenziare agli organi preposti la suddetta anomalia con la richiesta d’intervenire tempestivamente al fine di eliminare le criticità manifestate che impediscono non solo il normale transito lungo la viabilità urbana ma, soprattutto, creano grave rischio alla salute pubblica, visto che le zone sono anche interessate da agricoltura di pregio e che sarebbero irreversibilmente danneggiate dall’irresponsabile accumulo di rifiuti. Situazione analoga in altre periferie, come Arangea lungo le Contrade Cafari, Malderiti e Morloquio, Armo, Puzzi e Gallina dove i rifiuti abbandonati restano in mostra anche per settimane e mesi. Sporadicamente un intervento di pulizia straordinario diventa un caso giornalistico, tale da finire sulle pagine di cronaca dei principali organi di stampa territoriali. Ma neanche pochi giorni dopo, la situazione ripiomba di nuovo nel degrado più assoluto. Certo, il fermo alternato degli impianti di stoccaggio e delle discariche ha acuito maggiormente questa continua emergenza, che rischia di non terminare mai se non si prenderanno seri provvedimenti. In tal senso crediamo che per ovviare sarebbe utile di individuare siti di stoccaggio provvisorio e attrezzare le aree periferiche, soprattutto quelle pedemontane, per rendere la raccolta più celere e costante senza alternare e lasciare interi quartieri per tanti mesi senza la dovuta raccolta. Malgrado il quadro allarmante, si invita però a inquadrare il problema nella giusta dimensione. Sicuramente non si nasconde la gravità della situazione, che si definisce “drammatica”, ma la questione negli ultimi tempi “ha assunto un rilievo delicato dal punto di vista della vivibilità sostenibile”. Le politiche ambientali devono essere una delle priorità delle istituzioni. Sappiamo bene che mantenere pulite le periferie in questo momento storico per la città è un compito difficile e arduo, ma a fronte del costo per il servizio reso, la gente si aspetta di più… molto di più.

Demetrio Marino
L’ex Consigliere Comunale Delegato Territorio Gallina
già Presidente XIV Circoscrizione-Gallina

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