Trasferimento del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno. I chiarimenti del Consap

Reggio Calabria. Il sindacato della Polizia di Stato CONSAP maggiormente rappresentativo dei poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno con il presente intende fare luce su diversi aspetti che riguardano il trasferimento in oggetto. Alcune organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, probabilmente pur di fare campagna elettorale e mediatica tra i colleghi e la popolazione locale, continuano a sollevare dubbi, perplessità ed incertezze circa la fattibilità del trasferimento del Reparto Prevenzione Crimine da Rosarno presso la Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia, manifestando anche inutili preoccupazioni su alcuni aspetti già ben delineati dal Ministero dell’Interno, quali la spettanza del relativo emolumento previsto per i trasferimenti di autorità. Infatti, la segreteria regionale del Coisp Calabria ha ultimamente messo in evidenza il tema della sicurezza pubblica per un territorio particolare come quello rosarnese, che richiede continua attenzione per la lotta al crimine; a riguardo il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha pensato bene di porre in atto questo trasferimento proprio per rendere più omogenea possibile la dislocazione delle forze di Polizia sul territorio calabrese e rendere più incisivo il dispositivo del controllo del territorio nella parte Centrale della regione ove tra l’altro, insistono ben cinque importanti comprensori ad alta densità criminale quali quello del catanzarese, del soveratese, del lametino, delle serre e del vibonese, anch’esse deteriorate da innate faide per la presenza di numerose ‘ndrine, in lotta tra loro, oltre alla presenza dei famigerati campi Rom. Tale progetto prevedeva comunque la continuità della prevenzione e controllo del territorio reggino lasciando nella provincia di Reggio Calabria l’altro Reparto Prevenzione Crimine ovvero quello di Siderno, con una consistente forza organica di circa 80 unità (forse uno dei Reparti Prevenzione Crimine più grandi d’Italia). E’ opportuno, all’uopo, sconfessare le conoscenze della segreteria regionale Coisp in cui affermava, in più comunicati e occasioni, che la forza del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno fosse di oltre 60 poliziotti quando, invece, nella REALTA’ sono solo 39 unità (compreso il Dirigente). E’ il caso di riflettere su tali affermazioni poiché pare proprio che nessun quadro sindacale del Coisp (sembrerebbe che il Coisp non abbia iscritti e/o rappresenti a Rosarno) abbia mai avuto un dialogo con il predetto personale del Reparto di Rosarno, al fine di poter percepire direttamente le esigenze e le aspettative perché, forse, qualche collega (oltre l’ottanta per cento!) poteva anche essere felice di questa “svolta” ovvero andare a vivere in una struttura sicuramente migliore rispetto allo standard di comfort fornito dall’attuale immobile che ospita a Rosarno il personale del Reparto. Finora, nessuna sigla sindacale si è mai posta il problema e/o finanche soffermata con i colleghi interessati, sulle indubbie migliori condizioni di vita sociale che la città di Vibo Valentia potrebbe offrire, rispetto, se pur messa in termini di rispettoso decoro, alle mancanze nella cittadina di Rosarno, che, purtroppo, non ha mai offerto occasioni di vita regolare e/o sociale (non c’è un cinema, una piscina, un luogo di serena e spensierata aggregazione, perfino i marciapiedi mancano in molti tratti del centro urbano). Sono pervenute, inoltre, al Direttore della predetta Scuola Allievi Agenti che ospiterà il Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Centrale”, da parte non solo del Coisp regionale Calabria ma anche da parte di altre OO.SS. quali la segreteria regionale del SIAP, delle richieste di incontri al fine di stabilire se la palazzina, destinata ad ospitare il predetto Reparto, risponda ai requisiti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Orbene, questa O.S. Consap, da sempre attenta alle esigenze non solo lavorative, ma anche alloggiative dei poliziotti, con una missiva del 01/02/2013 indirizzata ai vertici della Polizia di Stato evidenziava per prima alcuni problemi alloggiativi proponendo valide soluzioni alternative come l’utilizzo della nuova palazzina Scalfaro presente all’interno della S.A.A e che già ospita altri uffici periferici o, magari, destinare tutto il primo piano della già individuata struttura, ad alloggio collettivo, con la parte riservate agli uffici nella zona corrispondente ubicata al piano terra. Il Coisp, il SIAP ed il Siulp solo DOPO, ad un mese circa di distanza dal provvedimento di spostamento del RPC di Rosarno, in piena campagna elettorale, si sono ricordati dei poliziotti Rosarnesi? Negli anni passati dove erano quando questi poliziotti pativano il freddo inverno per via dei termosifoni spenti? E dove erano quando la caserma pullulava di blatte? E ancora come mai non si sono mai interessati delle pessime condizioni igienico – sanitarie degli alloggi e bagni in uso ai poliziotti del RPC che per lavarsi dovevano fare la caccia alla doccia funzionante? Forse allora non faceva notizia? Mentre adesso con le elezioni alle porte è più conveniente scrivere qualcosa purché si metta in evidenza questa o quella sigla sindacale che magari è vicina a questo o quel candidato politico? A tal proposito è doveroso evidenziare, per onore di verità rispetto al comunicato del SIAP, che il fatidico senatore interessatosi alla causa del trasferimento del Reparto da Rosarno a Vibo Valentia non si chiama “Bonaventura” (non esiste alcun nominativo negli archivi del parlamento della penultima legislatura) ma, invece, trattasi del senatore della Repubblica Prof. Francesco Bevilacqua, peraltro interessato da questa O.S. in un contesto storico (ottobre 2012) ove non vi era alcuna turbolenza elettorale e/o politica. Il quale si è realmente e fattivamente adoperato per fare in modo che il trasferimento in oggetto potesse diventare realtà con indubbi vantaggi economici e di efficienza dell’apparato sicurezza. Ad onor del vero bisogna fare un distinguo ben preciso tra “sicurezza percepita” e “sicurezza reale” nel senso che trasferire il reparto di Rosarno a Vibo Valentia potrebbe ridurre il livello di sicurezza percepita dalla popolazione lasciando però inalterato il livello di “sicurezza reale” perché, come già evidenziato, il territorio rosarnese non sarebbe assolutamente lasciato in balia della malavita in quanto vigilato dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno e dell’istituendo Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia. Discorso ben più serio sarebbe creare a Rosarno uffici di Polizia che abbiano contatti con il pubblico (ufficio denunce, ufficio volanti con servizio di controllo su strada h24, ufficio amministrativo, ufficio stranieri) come possono essere un Posto di Polizia o un Commissariato di P.S. i quali innalzerebbero i livelli di sicurezza percepita e soprattutto reale! Infatti bisogna evidenziare che il Reparto Prevenzione Crimine non ha assolutamente nessuno degli uffici appena enunciati e quindi non ha contatti con il pubblico ne assicura un servizio di controllo del territorio rorarnese h24 quindi l’immobile di Rosarno risulta essere una mera “base logistica”. A livello regionale il Coisp si è preoccupato di chiedere se l’area destinata ad ospitare gli automezzi in dotazione al Reparto Prevenzione Crimine sia sufficientemente in sintonia con le norme in materia…ma ci chiediamo se chi scrive abbia mai visto il risicato spazio destinato al parco autoveicoli presso l’attuale sede di Rosarno….uno spazio totalmente inadeguato oltre al fatto che per fare manovra i poliziotti sono costretti a BLOCCARE il traffico veicolare sulla strada statale 18, di competenza comunale, sempre con non pochi rischi, soprattutto nelle ore notturne; di rado, i vari piloti in transito innanzi alla caserma rispettano quel minimo di decenza civile e delle norme del vigente Codice della Strada, anche per l’assenza di idonei rallentatori ed illuminazione pubblica. E tal proposito, questa O.S., sempre per amore della verità, vuole informare le altre sigle sindacali e tutta la comunità interessata, che il parco macchine in dotazione al Reparto di Rosarno, nel tempo ha subito delle necessarie diminuzioni proprio perché non vi erano gli spazi idonei e sufficienti per parcheggiarle (in qualche occasione il distacco di alcuni cornicioni e calcinacci le hanno anche danneggiate oltre alle prevedibili difficoltà estreme nel caso di un incendio e/o altro motivo di emergenza che non consentirebbe un intervento agevole, diretto e privo di ulteriori rischi, nelle manovre annesse e connesse). Mentre, presso la scuola di Vibo Valentia lo spazio per parcheggiare e ricoverare le autovetture di servizio è addirittura abbondante! Questa O.S. si chiede, allora, con senso di responsabilità e di coerenza, che senso ha, ancora, nel 2013 mantenere due Reparti Prevenzione Crimine nell’ambito della stessa provincia reggina (unico caso in Italia), quando di fatto, consistenti aliquote di personale del Reparto di Rosarno da sempre, sin dalla sua istituzione nell’anno 1998, e tutt’ora, viene sempre stata dirottata su altri scenari operativi della calabria (cosentino, paolano, castrovillarese, lametino e vibonese) e solo per casi eclatanti e di emergenza impiegato nella piana ove, comunque, vi era sempre il Reparto di Siderno ad assicurare il controllo del territorio?!? Ancora, che senso ha, nel 2013, essere consapevoli di un dispendio economico di risorse finanziarie destinate a ristorare sia il canone di locazione e sia il ristorante convenzionato (all’uopo si ricorda che il presidio del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno è inserito, da sempre, nell’elenco delle sedi disagiate del Dipartimento della Pubblica Sicurezza) oltre che per i continui lavori di manutenzione ordinaria (si riporta, ad onore sempre della verità e a titolo di esempio, che vi è il cancello – pesante – per i fatidici parcheggi delle autovetture di servizio, il cui automatismo è inefficiente da anni e la relativa apertura e chiusura viene fatta manualmente dall’operatore che si trova all’occorrenza, con conseguenti potenziali rischi per la sicurezza e la salute; per non ricordare, poi, i più avvenimenti di allagamento dei garage sotterranei ove sono presenti alcune autovetture parcheggiate ma anche il generatore di corrente, locale caldaia e altri armadi con materiale di cancelleria e archivio. Allagamenti per i quali è stato necessario l’interventi dei vigili del fuoco in occasione di comuni ma copiose piogge torrenziali che, a detta degli esperti, saranno sempre più ricorrenti; non da ultimo, si segnala il frequente black out dei sistemi elettrici (elettronici ed informatici) dovuti a presumibili irregolarità nella distribuzione della rete elettrica tra il contesto urbanistico. Ancora, che senso ha nel 2013, avere una struttura dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza quale la Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia vuota ovvero con una palazzina che ospiterà il Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Centrale” e che, ad onor del vero e per amore della coerenza, deve essere palesato il fatto che già ADESSO in occasione dei servizi fuori sede di missione e ordine e sicurezza pubblica il personale dei Reparti Prevenzione Crimine alloggiano negli STESSI E IDENTICI alloggi che sono stati individuati dal Dipartimento della P.S. per i quali le altre sigle sindacali si affannano a richiedere pretestuose delucidazioni e/o rassicurazioni sulla idoneità o agibilità o abitabilità di tale struttura. Ma, allora, ci si domanda, queste organizzazioni sindacali, si divertono a scrivere sui giornali per puro divertimento mediatico o, magari, sono già a conoscenza di altri elementi di insicurezza di tale palazzina?!? Perché, se così fosse, già oggi, gli stessi operatori del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno (destinatari del futuro e agognato trasloco) e Siderno – e a volte anche Confederazione quello di Cosenza – non devono più essere alloggiati in tali ambienti come anche alcuni degli Allievi del corso in atto. E’ di tutta evidenza per chi ci lavora nel Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno, che le esigenze logistiche e prerogative familiari legittime di alcuni operatori (forse il 10 % di tutto l’organico) li portano a non gradire e a non accettare il già programmato trasferimento del Reparto da Rosarno a Vibo Valentia, ma, come in altre occasioni passate, le rispettive necessità, peraltro si ribadisce, assolutamente legittime, saranno opportunamente presentate e vagliate dagli organi competenti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Infine questa organizzazione sindacale Consap (peraltro la più rappresentativa nell’ambito del Reparto di Rosarno) stigmatizzando le esternazioni delle altre sigle sindacali (Coisp, Siulp e SIAP) contenute negli articoli di giornali pubblicati nel mese di febbraio, ribadisce la propria posizione di assoluta vicinanza al progetto del trasferimento del Reparto da Rosarno a Vibo Valentia, per la consapevolezza di averne seguito sin dall’inizio le varie fasi, anche per la diretta vita di caserma fatta dalla stragrande maggioranza dei medesimi poliziotti del Reparto, sindacalizzati con la scrivente O.S. e con la quale hanno condiviso alcuni momenti di confronto con l’attuale Dirigenza, alla quale questa O.S. CONSAP vuole dare fiducia per la realizzazione di quanto in itinere.

LA SEGRETERIA PROVINCIALE CONSAP
Dr. Giacomo GENTILE

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