Lamezia. Estorceva denaro ai genitori anziani e rubava nei bar, arrestato

Lamezia Terme (Catanzaro). Personale della Polizia di Stato del locale Commissariato ha eseguito nella mattinata odierna l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Carlo Fontanazza, su richiesta avanzata dal Pm Santo Melidona, a carico di F.C., 39enne, per estorsione continuata a danno dei genitori e furto aggravato perpetrato in un’attività commerciale del centro cittadino lo scorso 26 febbraio. Gravi indizi di colpevolezza sulle condotte dell’uomo sono stati raccolti dagli agenti del Commissariato e compendiati in due distinte informative depositate presso la Procura della Repubblica di Lamezia Terme. L’uomo, noto alle Forze di Polizia per i suoi numerosi precedenti per rapina, furto, stupefacenti e lesioni personali teneva da tempo una condotta violenta anche nei confronti dei propri familiari a danno dei quali perpetrava minacce e continue intimidazioni per costringerli a soddisfare richieste di ingenti somme di denaro. Una situazione, quella familiare, ormai estremamente compromessa dal terrore, tale da indurre i genitori a ricorrere, in più occasioni, all’intervento dei poliziotti presso la propria abitazione e di recente a denunciare i fatti. A pochi giorni dalla denuncia dei familiari l’uomo si è reso autore di un nuovo episodio delittuoso; a denunciarlo questa volta, i proprietari di un’attività commerciale, un bar tabacchi del centro cittadino dove lo scorso 26 febbraio è stato perpetrato un furto. Gli agenti intervenuti, assunte sommarie informazioni dai presenti e visionate le immagini del sistema di videosorveglianza, ricostruivano la dinamica dei fatti e riconoscevano nell’arrestato l’autore della sottrazione con destrezza di un blocchetto “gratta e vinci” del valore di 300 euro. Riconoscimento effettuato anche dal dipendente dell’attività commerciale. Considerata la gravità oggettiva dei fatti e tenuto conto della personalità e plurirecidività dell’indagato sono state ritenute sussistenti e pressanti esigenze cautelari e applicata la misura della custodia in carcere. Dopo le formalità di rito l’indagato è stato condotto presso la casa circondariale di Lamezia Terme.

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