Impianto pirolitico a Gioia. Confindustria replica a Bellofiore

Reggio Calabria. Non ci sorprende il violento comunicato stampa con cui il sindaco di Gioia Tauro si definisce “sbigottito” in merito a una presunta “conferenza stampa” tenuta a Reggio Calabria sul futuro impianto pirolitico della società “TGE Green Energy”. Non potrebbe essere altrimenti, in un territorio in cui le pubbliche amministrazioni spiccano per la loro inefficienza e i politici brillano per la capacità di dire “no” a tutto, spesso senza avere la benché minima idea di ciò di cui parlano. Bellofiore, che rispettiamo per il ruolo istituzionale che svolge, evidentemente tenta di accreditarsi dinanzi alla sua comunità come “sindaco barricadero” pronto a difendere il territorio contro una presunta e non meglio precisata “colonizzazione”, ma commette una serie di marchiani errori. Innanzitutto parla di una “conferenza stampa” che non si è mai tenuta. L’incontro a cui fa riferimento, propiziato da Confindustria che fino a prova del contrario ha anche questo compito, si è svolto tra i rappresentanti dell’azienda e il Presidente della Provincia a cui, come massima autorità istituzionale del territorio, è stato illustrato un importante e innovativo progetto produttivo. La nostra associazione, così come l’ente rappresentato dal dott. Raffa, crede fortemente nella trasparenza e nella partecipazione dei cittadini ai processi socio-economici. È per questo che abbiamo dato notizia dell’incontro alla stampa. Quanto poi alla presunta “devastazione scientifica” del territorio di cui si legge nel comunicato del sindaco, evidentemente Bellofiore dimostra di non avere le idee molto chiare in merito al funzionamento di un impianto pirolitico. Come abbiamo già avuto modo di spiegare anche grazie al contributo di autorevoli docenti del Politecnico di Milano, la pirolisi è un sistema che non presuppone la combustione dei materiali ma solo la creazione di energia che deriva dall’incremento della temperatura. Se questo basilare concetto non è chiaro, non crediamo sia possibile avviare la benché minima interlocuzione in una comunità che invece avrebbe bisogno di dialogo, di confronto aperto e di coesione. Per la parte che ci compete, invitiamo il sindaco Bellofiore a non esacerbare gli animi. Sono ancora sotto gli occhi di tutti le scene di violenza che, nelle scorse settimane, hanno visto alcuni facinorosi aggredire i rappresentanti delle istituzioni che si accingevano a partecipare alla riunione per la concessione necessaria alla costruzione del rigassificatore. Né possiamo dimenticare cosa è recentemente avvenuto a un prestigioso operatore economico della Piana, come Antonino De Masi, cui lo Stato ha dovuto assegnare la protezione dopo i quaranta colpi di kalashnikov sparati contro la sua azienda. Forse il sindaco di Gioia Tauro dovrebbe rendersi conto che, in un momento di simile emergenza sociale e occupazionale, sarebbe il caso di mantenere un basso profilo e di contribuire invece al rilancio del sistema Calabria. Non siamo interessati alle polemiche, con cui non si va da nessuna parte. Alla politica, come imprenditori e innanzitutto come cittadini, chiediamo meno risse e più fatti. Non possiamo più aspettare.

Confindustria

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