“TeatReghion”, un cartellone tra l’impegno e la leggerezza. Al via la campagna abbonamenti

Reggio Calabria. “Donna, lavoro… un sorriso please!”, parte da questa esortazione il lavoro della Compagnia Scena Nuda per regalare ai suoi spettatori un cartellone, quello 2013/2014, all’insegna della leggiadria nella lettura della società del nostro tempo. Un tentativo che si riassume nell’augurio « di una stagione felice » che il direttore artistico Teresa Timpano volge a tutti gli appassionati del teatro. Tanti i generi che compongono un armonico quadro sinottico della realtà: il teatro grottesco, la commedia dell’arte, il dramma, la commedia brillante, il tragicomico, la danza. « Siamo giunti alla terza edizione di TeatReghion, – commenta Teresa Timpano, direttore artistico di Scena Nuda – lieti di aver già condiviso due anni carichi di significato; l’intenzione è quella di approcciarsi al nuovo anno, con il sorriso, ma mai banalmente. Come ben sappiamo i temi della donna e della mancanza del lavoro sono centrali nella discussione, o in quella che dovrebbe essere, del nostro Paese. L’arte deve essere precursore e noi crediamo lo possa essere». Si partirà il 23 novembre con “La Partita”, grande anteprima internazionale, di uno spettacolo con la regia di Gennadi Nikolaevic Bogdanov: una pennellata surrealista che metterà in evidenza l’impossibilità del possesso e l’illusione dell’amicizia. In scena ci saranno Teresa Timpano, Filippo Gessi e Claudio Massimo Paternò, della compagnia Microteatro di Perugia che compartecipa alla produzione dello spettacolo. Si proseguirà con “Arlecchinodeucalione” (13 dicembre) di Michele Monetta, mentre a gennaio, il 12, sarà la residenza teatrale di Castrovillari, “Scena Verticale” a presentare “Disonorata” di e con Saverio La Ruina, già premio UBU come migliore attore italiano. Il 27 febbraio andrà in scena, grazie Antonio Salines e Francesca Bianco del Teatro Belli di Roma, un omaggio a Franca Rame con “Coppia Aperta anzi spalancata”, scritta assieme al marito Dario Fo. Sarà Filippo Gessi a dirigere “Gli Innamorati” (23 marzo), opera rivisitata in chiave contemporanea. Ad aprile sarà in scena Federica Fracassi con la drammaturgia di un libro di Aldo Nove dal titolo “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese”, una trasposizione teatrale di un inchiesta giornalistica che fotografa la nuda quotidianità degli ultragiovani precari. Si concluderà a maggio, con uno spettacolo curato dal coreografo Paolo Mangiola, “Acts: a tale of passion”. La residenza teatrale per il 2013/2014 prevede la stagione “Famiglie a Teatro” ed eventi speciali quali “Festival Music from Everywhere” e la presentazione del libro “Apri gli occhi” di Marco DiGioia. «Un ricerca, – conclude Teresa Timpano – per dirla alla Kirkegard, della libertà, dell’innocenza, che avevamo all’inizio di un’esperienza. Un “dove eravamo rimasti”, qui e adesso, al centro di una stagione nerissima, che proviamo ad illuminare con un innato ottimismo, quello della passione ».

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