Catanzaro. Peculato, i dettagli sugli arresti domiciliari per l’ex presidente della Field

Catanzaro. Alle prime ore del mattino di ieri, 14 ottobre, i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito a Cosenza un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di Domenico Barile, ex presidente della Field. Il provvedimento restrittivo è stato adottato dal gip presso il locale Tribunale, su richiesta del pubblico ministero inquirente, all’esito di una inchiesta affidata alle Fiamme Gialle e partita a cavallo tra il 2012 e il 2013. I fatti riguardano la “sottrazione” di una cospicua somma (500.000 euro) dell’organismo in house della Regione Calabria. Si tratta di denaro pubblico interamente versato nelle casse della Field dalla stessa Regione, di cui, secondo l’ipotesi accusatoria sinora riscontrata grazie alle indagini svolte, Domenico Barile si sarebbe illecitamente appropriato, destinando la somma per coprire, tra l’altro, spese di esclusiva natura personale. Le indagini hanno svelato, infatti, come il conto corrente della Field, di cui il Barile aveva la piena ed esclusiva disponibilità, è servito per il pagamento di fornitori degli alberghi di proprietà dello stesso a Cosenza o, in altri casi, per il pagamento di quote di mutui personali. L’ex presidente della fondazione, d’altra parte, dopo aver ammesso di “avere preso a prestito” il mezzo milione di euro, a causa delle difficoltà economiche in cui versava, ha poi tentato di proporre al commissario straordinario nel frattempo succedutogli alla guida della fondazione, un piano di restituzione dell’illecito “prestito” attraverso una fideiussione che, dopo gli opportuni accertamenti dei militari del nucleo di polizia tributaria, è risultata falsa.
Le indagini, intanto, continuano serrate sotto la direzione della Procura della Repubblica del capoluogo. Si punta ora a fare piena luce sulle altre somme impiegate dalla Field per pagare progetti, compensi ai suoi stessi amministratori ed un gran numero di viaggi, anche in Cina. Il sospetto degli investigatori, infatti, è che molte di queste spese siano state sostenute quanto meno arbitrariamente e con l’avallo di Domenico Barile.

Exit mobile version