Emergenza rifiuti, Spanti: “Periferie al collasso”

Reggio Calabria. “Si riaccende l’emergenza rifiuti. Solo qualche mese di tregua e poi tutto come prima, la città dello Stretto sepolta dai rifiuti”. E’ quanto dichiara l’ex consigliere della IX circoscrizione, Domenico Spanti in merito alla nuova emorragia di rifiuti che ha investito il comune di Reggio Calabria.
“Il territorio di Gallico risente da qualche giorno di una mancata raccolta dei rifiuti. Lungo la via Nazionale il pattume già straripa fuori dai cassonetti ed invade la sede stradale determinando non pochi disagi al traffico veicolare. La stessa storia si ripete in Via San Martino dove l’emergenza rifiuti rischia di trasformarsi in un ordigno ecologico e sociale, considerato che i cassonetti sono stati dati alle fiamme e le nubi tossiche scaturite dall’incendio hanno causato un odore acre e fastidioso che ha messo a repentaglio la salute dei cittadini. Inoltre, complici le temperature ancora elevate per il periodo si assiste alla proliferazione di insetti, topi, e microrganismi che trovano nell’immondizia un habitat naturale. E’ triste constatare- continua Spanti- che ancora una volta ci troviamo di fronte ad una Città in cui convivono cittadini di serie A e di serie B, infatti nelle periferie reggine la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sembra essere sporadica, spesso assente, viceversa nel centro città, pur con gli stessi problemi, il servizio viene garantito. A sostegno di ciò bisogna aggiungere che nei giorni scorsi un problema dovuto all’utilizzo delle discariche non ha impedito la raccolta nel centro storico, mentre si è rimandata la questione nelle periferie.
E’ ovvio che tale situazione, indegna per un paese civile, non può più andare avanti, sono necessari interventi risolutivi. I sedici anni di commissariamento della regione Calabria, in temi di rifiuti, restituiscono una terra in piena crisi. Una situazione che alla luce dello sciopero indetto da Leonia e Multiservizi, rischia di far sprofondare ancora più in basso l’intero comune di Reggio Calabria. Pertanto la terna commissariale ha obbligo morale di predisporre un adeguato piano di intervento per limitare i disagi dei cittadini ormai stanchi per i continui disservizi patiti.

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