La presentazione del libro “La Canonizzzione di San Francesco”

Reggio Calabria. Il giorno 23 ottobre 2013 alle ore 1800 nella Sala della chiesa di san Giorgio al Corso organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria la cui Presidente è la D/ssa Loreley Rosita BORRUTO con la collaborazione preziosa del Dr. Stefano FAVA alla presenza di un pubblico qualificato è stato presentato il testo: “La Canonizzazione di San Francesco” La D/ssa Borruto aprendo i lavori ha presentato la Prof.ssa Maria QUATTRONE (già Dirigente Scolastico del Liceo Campanella) la quale ha fatto un’introduzione sull’opera letterariai cui autori sono Daniele MACRIS (presente alla presentazione) e Giuseppe Talarico. la Prof.ssa Anna CAMA (docente di latino e greco al Liceo Classico T. Campanella di Reggio Cal – Presidente del Lions Club Città Mediterranea di Reggio Calabria) ha relazionato al numeroso pubblico presente sulla “canonizzazione” di Sa. Francesco di Paola santo Protettore della Calabria (avvenuta il 7 luglio 2007 due mesi dopo la morte). Ia Prof.ssa Cama ha ricordato la vita di S. Francesco nato a Paola (CS) il 27.3.1416 e morto a Plessis- lez –Tours in Francia all’età di 91 anni il 2 aprile 1507. Proclamato santo da Papa LEONE X (Giovanni de’ Medici) nel 1519. Eremita è stato il fondatore dei minimi. S. Francesco di Paola è il patrono principale della Calabria dove è venerato in tante chiese: Paola, Marina Grande di Scilla, Catona a Reggio, Polistena, Terranova di Sibari, Paterno Calabro, Corigliano Calabro e Lamezia Terme – Sambiase (che custodisce la reliquia di un dito). Attualmente parte delle reliquie del Santo si trovano presso il santuario di S. Francesco di Paola. All’età di 13 anni fu accolto nel convento francescano di S. Marco Argentano. Nel 1430 svolse un lungo pellegrinaggio con la famiglia ad Assisi toccando i centri della spiritualità cattolica di Loreto, Montecassino, Roma, Monte Luco di Spoleto e Assisi. Rientrato a Paola iniziò una vita da eremita utilizzando una località impervia di una proprietà della sua famiglia. Nel 1435 lo seguirono riconoscendolo guida spirituale altri religiosi. Con i suoi confratelli costruì una cappella iniziando l’esperienza di preghiera che ancora continua con i frati minimi. Il 31 maggio 1452 l’arcivescovo di Cosenza Mons. Pino CARACCIOLO concesse l’approvazione diocesana con facoltà di istituire un oratorio, un monastero e una chiesa. Nel 1467, Papa PAOLO II ( Pietro Barbo1464-1471) inviò a Paola un suo emissario per avere notizie di questo eremita calabrese.
Il 17 maggio 1474 Papa SISTO IV (1471-141484 Francesco della Rovere) riconosceva ufficialmente il nuovo ordine con la denominazione: “ Congregazione Eremitica Paolana di S. Francesco di Assisi. Papa Urbano VIII (1623-1644 Maffeo Barberini) il 23.3.1630 proclamò San Francesco di Paola “Patrono Principale in perpetuo della Sicilia e compatrono della città di Milazzo”. Nel 1962 è stato proclamato Patrono Principale della Calabria ”LUMEN CALABRIE “ da Papa Giovanni XXIII. Catona, nella storia di San Francesco ha una valenza particolare in quanto, il Santo Calabrese, da quel molo partì diretto a Messina affrontando la traversata miracolosa dello Stretto di Messina, sul suo mantello come imbarcazione e con il suo bastone come albero maestro (alcuni barcaioli di Catona si rifiutarono di trasportarlo sull’altra sponda dello stretto in quanto, il Santo, era privo di denaro). Sembra, che le cattive condizioni del mare lo costrinsero a sbarcare a Milazzo. San Francesco attraversò lo stretto in compagnia di un altro frate il milazzese Francesco Majorano. Quel soggiorno in Sicilia avvenne tra il 1464 ed il 1468 e, in quel periodo costruì un Monastero (l’unico a lui dedicato in Sicilia), istituì un oratorio e una chiesa una chiesa. Le sue doti di santità raggiunsero anche la Francia e il Re francese LUIGI XI ammalatosi gravemente lo mandò a chiamare chiedendogli si visitarlo. Il 23 febbraio 1483 Francesco lascia la Calabria alla volta della Francia. A Roma si incontrò con Papa Sisto IV che gli affidò diversi incarichi. Al suo arrivo in Francia presso la corte nel castello di Plessis – Lez – Tours, Luigi XI gli si inginocchiò ai piedi. Egli non guarì dal male il Re ma, il suo viaggio in Francia servì a migliorare i rapporti tra la Francia ed il Papa. Morì in Francia a Plessis – Le – Tours il 2 aprile 1507. Nel quadro della rappresentazione religiosa S. Francesco viene rappresentato mentre attraversa lo Stretto di Messina sul suo mantello che funge da scafo e da vela, sostenuto dal suo bastone ed in compagnia di un fraticello. Ha concluso il Prof. Daniele Macris (coautore dell’opera letteraria presentata) docente di latino e greco presso il liceo “Maurolico” di Messina già dirigente del Liceo “Campanella” di Reggio Calabria, oltre che dottore di ricerca e cultore di lingua neogreca, filologica e bizantina.

Domenico Cambareri

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