“Il vecchio” dei due Bronzi è di nuovo in piedi, ma il ministro Bray estromette la stampa locale

Reggio Calabria. “Il primo dei #bronzidiriace è di nuovo in piedi. La sua bellezza può essere compresa solo dal vivo”. Con questo “tweet” il ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, ha annunciato il completamento della messa in piedi di una delle due statue, che qualche giorno fa erano state riportate al Museo dopo essere state ospitate quasi 4 anni a palazzo Campanella, sede del consiglio regionale, in attesa del restauro del museo.
A essere sollevata, dopo ore e ore di lavoro, è stata la statua B, conosciuta come “il vecchio”. Anche questa volta, come in occasione del trasferimento al museo, il ministro non è voluto mancare. Peccato che mancava, per non essere stata invitata, la stampa locale. Gli unici ammessi a pochi centimetri dai Bronzi sono stati, così come nell’occasione del trasferimento, solo i giornalisti e gli operatori di “mamma Rai”, per l’ottimo programma scientifico di Alberto Angela. Solo che questa volta, diversamente dalla fasi del trasferimento, la stampa locale non è stata ammessa a guardare nemmeno da lontano. Una caduta di stile da parte di un ministro che pure avevamo elogiato proprio per la disponibilità umana. Questa volta disponibilità zero. Si dichiara di voler proteggere i Bronzi da chi li vorrebbe portare in giro per il mondo, quando poi tutto il resto del mondo è ammesso nella sala, e viene estromessa proprio la stampa locale e quindi tramite essa la popolazione locale? Ci sembra un vecchio modo, vecchio almeno quanto i Bronzi, di intendere la gestione della cosa pubblica.

Fabio Papalia


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