Piano Nazionale Aeroporti, Antonella Stasi: “La Regione non deve dotarsi di società aeroportuale unica”

Reggio Calabria. La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi in merito al Piano Nazionale Aeroporti, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Grazie ad un’importante interlocuzione politica avviata dal Presidente Scopelliti, la Regione Calabria è stata soggetto attivo nel lavoro portato avanti tra Regioni e Governo per la stesura del lavoro di pianificazione della rete aeroportuale italiana. Ho seguito personalmente i lavori tecnici all’interno della cabina di regia costituita ad hoc che da maggio 2013 sta lavorando alla redazione del Piano Nazionale Aeroporti, insieme con il Ministero dei Trasporti ed Enac. Dopo le dichiarazioni apparse sulla stampa, sono andata a rileggere i verbali dei lavori dei tavoli tecnici oltre che le pagine del ‘Piano’ presentate dal Ministro Lupi al Consiglio dei Ministri, e non trovo in nessuno di questi documenti cenno alcuno alla necessità che la Regione Calabria debba dotarsi di una società aeroportuale unica. Piuttosto il ‘Piano’ suggerisce forme di alleanze di rete o sistema tra aeroporti anche in considerazione che ogni aeroporto dovrà esercitare un ruolo ben definito all’interno del proprio bacino, con una sostanziale specializzazione dello scalo ed una riconoscibile vocazione dello stesso, cosa ben diversa dalla società unica invocata. A questo si aggiunge il requisito che ogni aeroporto sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, purché in un arco temporale ragionevole. In ogni caso – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi – obiettivo del Ministero sarà, per i prossimi anni, quello individuare delle misure di razionalizzazione dei costi dei servizi aeroportuali ed il ‘Piano’ offrirà la base programmatica più idonea all’individuazione di interventi di efficientamento della spesa a carico dei gestori, dei fornitori di servizi di navigazione aerea e di soccorso antincendio, nonché degli enti di Stato. Servono dunque misure che permettano la razionalizzazione dei costi dei servizi aeroportuali. E’ certo che la società unica consentirebbe di ridurre il numero dei dipendenti di ogni infrastruttura, ma non credo questo risolverebbe i problemi economici di ogni aeroporto. Inoltre come abbiamo fortemente richiesto nel nostro lavoro in cabina di regia, il ‘Piano’ prevede una strategia di significativo intervento sia per potenziare le infrastrutture aeroportuali sia le infrastrutture di accesso all’aeroporto e intermodalità al fine di soddisfare il previsto aumento della domanda di traffico e al fine di migliorare la qualità dei servizi.
Il Piano – ha concluso la Vicepresidente della Regione Stasi – contempla, in particolare: l’individuazione delle opere necessarie per il miglioramento dell’accessibilità̀ e dell’intermodalità; le priorità degli interventi di potenziamento della rete e dei nodi intermodali di connessione; l’inserimento nella programmazione e pianificazione delle istituzioni competenti, quali urgenti ed indifferibili, dei collegamenti viari e ferroviari con i tre gate intercontinentali”.

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