Asilo negato ai bambini con disabilità. Falcomatà: “Provvedimento illegittimo”

Reggio Calabria. “Si informa che, i bambini con disabilità non potranno essere accolti per l’impossibilità di nominare personale specializzato (insegnanti di sostegno)”. Suscita sentimenti di vergogna questa nota, a firma dei dirigenti comunali competenti, con cui si impedisce in maniera secca e perniciosa il diritto allo studio e alla partecipazione alle attività scolastiche ai bambini disabili della nostra città. Mi sento di invitare la terna commissariale a ritornare sui propri passi sia per evidenti motivi di carattere etico sia per evitare l’incardinarsi di un ricorso che, visti i precedenti, vedrebbe l’ente comunale soccombere certamente. Si vuole richiamare, su tutte, la sentenza con cui il TAR Puglia, sezione staccata di Lecce, nel 2011, ha previsto che: “Il Comune, d’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale, è tenuto a predisporre, un apposito progetto individuale contemplante i necessari servizi alla persona finalizzato a consentire l’adeguato soddisfacimento dei bisogni primari e la realizzazione della piena integrazione nell’ambito scolastico del soggetto disabile, sia ai sensi dell’art. 42, D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 e ss.mm., che in via generale attribuiscono al Comune stesso la competenza amministrativa in materia di assistenza scolastica, sia delle disposizioni degli artt. 13 co. 3, L. 5 Febbraio 1992 n. 104 e 14 co. 1 e 2, L. 8 novembre 2000 n. 328”. Inoltre, prosegue la pronuncia: “è stato condivisibilmente affermato che il diritto al sostegno e all’assistenza scolastica del disabile assume carattere assolutamente cogente anche alla luce della Convenzione di New York, esecutiva nel nostro ordinamento per effetto della Legge di ratifica 3 marzo 2009 n. 18”. Con un provvedimento del genere, il Comune non fa che sradicare un bambino disabile dalle sue abitudini, lo priva cioè, come se già la vita non lo avesse privato abbastanza, di qualcosa che gli spetta di diritto, di qualcosa di naturale appunto, ovvero del suo diritto al gioco, all’allegria, allo studio ed alla partecipazione alle attività della scuola insieme ai compagni. Questo, oltre ad essere spiacevole ed eticamente ingiusto, è un provvedimento illegittimo. Che la terna commissariale ponga immediatamente rimedio e sia conseguenziale alla denuncia della signora Sabina Berretta del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili.

Giuseppe Falcomatà

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