Serranò (Cisl): “I documenti di Fiorini Morosini non restino enunciazioni”

Reggio Calabria. I documenti “Nuova cultura del lavoro” e “Lettera alla città” divulgati di recente da Padre Giuseppe Fiorini Morosini, intorno ai quali peraltro sta prendendo quota un interessante confronto, dal quale ne potremmo uscire tutti più arricchiti, rappresentano, a nostro avviso, due “pietre miliari” da cui ripartire, per fare uscire dalle secche la neonata città metropolitana ed i suoi onesti e laboriosi abitanti. I due documenti sono fortemente pervasi dal concetto di speranza. La virtù teologale cui fa riferimento Padre Giuseppe impone a tutti gli uomini di buona volontà che hanno a cuore le sorti della nostra terra e delle sue genti una visuale nuova, un repentino cambio di passo. L’accorato appello non può e non deve cadere nel dimenticatoio ma deve rappresentare la stella cometa cui orientare risorse umane ed energie. A tutti noi cittadini spetta dunque il compito di fare tesoro del messaggio, concretizzandolo ciascuno nel proprio ambito, parimenti siamo chiamati a “vigilare” affinchè quanti chiamati alla gestione della cosa pubblica facciano altrettanto, ponendosi realmente al servizio della collettività. La stagione della “colpevolizzazione reciproca” è in antitesi con la speranza, dunque è il caso di prodigarsi in modo congiunto, seppur da posizioni diverse, per il “bene comune”. Raccogliamo l’esortazione per una nuova concezione del lavoro, scevra da facili illusioni, capace piuttosto di produrre lavoro vero e compatibile con i bisogni, la vocazione e le risorse del territorio. Per la CISL, ma certamente per tutto il movimento sindacale, questi documenti rappresentano guida sicura per chi come noi quotidianamente si prodiga per ribadire il primato della persona.

Domenico Serranò
Segretario generale Cisl

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