A Reggio è ancora emergenza rifiuti: alto rischio per la salute dei cittadini. Le foto

Reggio Calabria. Il cittadino chiama, il servizio non risponde. Le strade di Reggio Calabria, e non solo, rimangono ancora altamente a rischio emergenza ambientale. La salute dei cittadini è appesa alla fortuna. Quella di non imbattersi in qualche malattia infettiva originata dagli interminabili cumuli di spazzatura che, nonostante l’incessante duro lavoro e i continui sgomberi operati dagli operatori del settore fino ad “esaurimento capienza dei cassoni dei camion”, si riformano di continuo anche laddove erano state, qualche aggiorno prima, rimossi. Si fa quel che è possibile fare ma ciò non risulta, purtroppo, sufficiente ad eliminare una situazione che rimane in tanti posti molto pericolosa per la salute dei cittadini. Soprattutto di quelli che sono costretti a convivere con i sacchetti della spazzatura accumulatosi a pochi centimetri di distanza dalle finestre delle loro abitazioni. Da nord a sud si vive dunque una condizione esasperante di carenza di pulizia dovuta alla continua formazione di immondizia che con il passare dei giorni, tra singhiozzanti accoglimenti di essa presso i luoghi di conferimento, cresce nuovamente a dismisura. Molti i punti invece che risultano gravati da questa interminabile situazione in cui la rimozione risulta non essere effettuata addirittura da qualche mese. Come nel caso delle enormi discariche che è possibile notare facilmente sul Viale Amendola nel quartiere di Tremulini. A vivere l’incredibile condizione di disagio-pericolo sono i residenti della zona posta a nord del citato viale (vicino l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alle Mafie), a causa della spazzatura che risulta depositata da decine e decine di giorni. In mezzo all’impressionante montagna di scarti si notano anche rifiuti particolari come scatole di medicinali che dovrebbero invece essere deposti in appositi contenitori speciali presenti presso ogni farmacia. Anche sulle vie Tommaseo e Ferraris, nei pressi del Palazzo del Consiglio Regionale si riscontrano altri scenari indicibili di accumuli di spazzatura. Analoga situazione disastrosa la vivono gli abitanti del quartiere di Santa Caterina. Anche qui molti sono i luoghi in cui appare chiaro il mancato svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti. Tante le vie ingolfate e puzzolenti che versano in condizioni preoccupanti. Via Pola, via IV Novembre tutta la via Esperia e qualche altro punto del rione sono incredibilmente invase da vere e proprie distese di spazzatura che hanno superato in altezza anche i cancelli dei cortili presenti con alcuni sacchetti di immondizia che sono rotolati anche in mezzo alla carreggiata delle strade. Un odore acidulo poi si respira nell’aria peggiorando quella sgradevole visione e lo stato di allarme che perdura nei punti da decine di giorni. Nei pressi del Ponte della Libertà vicino a degli spiazzi di aiuole e piante, un tempo profumate e linde, altre discariche rendono assai carente lo stato di igiene che appare in evidente precarietà tra rigagnoli di percolato, fetori emanati dall’immondizia ormai sparsa sul selciato e carcasse di topi schiacciati che rimangono a putrefarsi sotto lo sguardo di quei cittadini palesemente sempre più amareggiati, increduli e sconsolati per quanto stanno infelicemente vivendo in maniera forzata, da tantissimo tempo, nella loro città.

Guglielmo Rizzica



 

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