Emergenza rifiuti a Reggio Calabria, la voce di Avr

Reggio Calabria. Fino ad oggi abbiamo preferito il lavoro alle parole, ce l’abbiamo messa tutta per rispettare gli impegni presi cercando con ogni sforzo di portare avanti l’incarico che ci è stato affidato nonostante le difficoltà. Eppure ogni giorno subiamo facili attacchi, evidentemente comprensibili ma profondamente ingiusti.
Ingiusti perché siamo stati chiamati a prendere servizio il 16 novembre 2013 con una Città le cui strade erano già invase dai rifiuti. Abbiamo avuto la possibilità di lavorare regolarmente, dal 16 novembre a oggi, per un periodo così limitato da non raggiungere nemmeno le due settimane continuative e poi di nuovo emergenza per impianti chiusi o parzialmente funzionanti.
Ingiusti perché a chi sostiene che il servizio porta nelle nostre casse un bel po’ di soldi chiediamo di considerare che abbiamo mantenuto il posto di lavoro a tutti gli operatori e stiamo eseguendo tutti i servizi con un risparmio annuale per l’Amministrazione, rispetto al precedente gestore, di oltre un milione di euro. Senza considerare che le emergenze hanno comportato oneri aggiuntivi derivanti da problemi organizzativi e danni ai mezzi, il cui costo è stato supportato interamente da Avr senza nessuna rimostranza e senza nulla chiedere indietro. E come quantificare il pesantissimo disagio che i nostri operatori stanno sopportando, costretti a lavorare in condizioni igienico-sanitarie del tutto precarie?
Ingiusti perché la nostra buona volontà riscontra dei limiti ambientali insormontabili che non occorre richiamare. Dalla recente ripresa del funzionamento dell’impianto di Pianopoli via Sambatello abbiamo conferito ogni giorno il quantitativo massimo disposto dagli organi regionali. Proseguendo il conferimento medio straordinario consentito dalla Regione di circa 300 tonnellate al giorno (esclusi i giorni festivi) e considerando la regolare produzione giornaliera media di 210 tonnellate di rifiuti da parte della Città che si aggiungono alle giacenze a terra, saranno necessari ancora 30 giorni circa per riportare la situazione alla normalità (condizione che si potrà verificare solo ed esclusivamente se non interverranno altri blocchi degli impianti).
Ingiusti perché a causa del continuo stato di emergenza non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di offrire un servizio che potesse essere apprezzato dai Cittadini, obiettivo per cui abbiamo messo e metteremo in campo tutto il nostro impegno. Al contrario abbiamo ricevuto critiche, attacchi e contestazioni.
Condividiamo lo stato di malumore e ci dispiace che la Città stia subendo disagi a causa dell’impossibilità di una rimozione immediata in tutte le zone dei cumuli di rifiuti. Chiediamo a tutti i Cittadini la massima collaborazione nell’evitare di dare atto a comprensibili manifestazioni di impazienza come il blocco delle strade con il riversamento di materiale sulla carreggiata o ancor peggio i roghi, in quanto tali atti oltre ad esporre a pericoli igienico-sanitari non fanno che allungare i tempi della rimozione, costringendoci a modificare continuamente il nostro programma. Abbiamo a cuore il bene della Città e possiamo aspirare a risanarla solo con l’aiuto dei Cittadini, che più di chiunque altro hanno il diritto e il dovere di prendersi cura della propria terra.

L’amministratore delegato
Claudio Nardecchia

Exit mobile version