Quattro milioni per le aziende del bergamotto. Prosegue la sinergia istituzionale per la valorizzazione dell'”oro verde di Calabria”

Reggio Calabria. L’oro verde della Calabria continua a far discutere e confrontare le istituzioni calabresi e le associazioni di categoria. Proprio di questa mattina sono alcune buone notizie che riguardano la tutela e la valorizzazione del bergamotto, annunciate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Campanella alla presenza del dirigente generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Giuseppe Zimbalatti, dell’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra e di Ezio Pizzi, presidente del Consorzio di tutela del bergamotto. Notizie e iniziative intraprese dai vertici regionali che fanno ben sperare per il futuro del territorio calabrese; il futuro dell’agricoltura ma non solo, dal momento che, come argomenterà nel corso dell’incontro Trematerra, “esiste un rapporto sinergico tra coltura e territorio. L’agricoltura rappresenta in qualche modo il territorio cui appartiene e non potrà esistere futuro, per l’uno o per l’altro, fino a quando non inizieremo a ragionare sotto quest’ottica”.
In apertura sono state presentate oggi le graduatorie definitive delle imprese produttrici che usufruiranno dei finanziamenti disposti di 4 milioni e 200 mila euro in virtù della legge Aloi del 2000. “Si tratta di un settore – ha dichiarato in apertura Zimbalatti – che sin dall’inizio è stato posto al centro dell’interesse questa giunta e al quale abbiamo voluto dare impulso politico”. Il dirigente ha poi proseguito illustrando nel dettaglio tutte le mosse fin qui svolte: “Abbiamo seguito due direttrici diverse e parallele: da un lato il recupero delle somme già stanziate ma non spese, che quindi versavano in una condizione di stallo amministrativo e finanziario; abbiamo poi dato il via ad altri bandi, favorendo dunque lo scorrimento della graduatoria”. Zimbalatti ha poi distinto due tipi di azioni differenti: la prima – Azione A – ha riguardato le aziende produttrici; la seconda – Azione B – ha riguardato invece le aziende che si occupano specificatamente della trattazione e della trasformazione dei frutti. L’azione complessiva, dunque, aveva come scopo unico, quello di guardare alla filiera nella sua interezza, interessandosi di ogni suo aspetto che inizia dalla produzione e che si conclude con la commercializzazione del prodotto. La graduatoria del bando in questione, pubblicato a marzo del 2013, in meno si compone quindi, su un totale di circa 200 istanze pervenute, di 41 aziende di produzione e 10 di trasformazione.
“Si tratta di una grande novità – ha dichiarato Pizzi – nel giro di pochi mesi si sono ottenuti dei risultati straordinari. Si spera oggi in un ulteriore finanziamento e la riapertura dei bandi per dare sostegno ad aziende che fino ad oggi non avevano avuto modo di essere finanziate”. Ed è tale la soddisfazione che il pensiero adesso corre verso nuovi finanziamenti per nuove destinazioni, come ad esempio quello della ricerca medico-scientifica o quello della pubblicità e delle comunicazione: “Attraverso questo tipo di comunicazione dobbiamo riuscire a rendere partecipe tutta l’Italia del grande potenziale del bergamotto anche sotto un profilo salutistico. Infatti – spiega ancora il presidente – sono stati individuati dei principi attivi nel succo e nella polpa del frutto che agiscono sulle malattie cardiovascolari e sul diabete o che contribuiscono al riassorbimento del colesterolo in accesso”.
“Il dipartimento è riuscito a mobilitare le risorse che avevamo a disposizione, un’attenzione particolare da parte della Regione nei confronti di una risorsa inestimabile del nostro territorio e per un settore che rappresenta la Calabria. E’ una grande boccata d’ossigeno per un settore in difficoltà come tanti altri; su questo in particolare abbiamo registrato delle iniziative interessanti. Il bergamotto così come il cedro è un prodotto che rappresenta lo specifico di un territorio, per questo sono prodotti che meritano tutta la nostra attenzione. Il prossimo passo è quello di cercare di portare il bergamotto al di là dei confini regionali, di farlo conoscere in tutta Italia”.

Giulia Polito

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