I Bronzi di Riace sono tornati al Museo, ma i cartelli indicano ancora il laboratorio di restauro

Cartello di viale Amendola

Reggio Calabria. Dopo quattro anni i Bronzi di Riace sono tornati finalmente nella loro “casa”. Un rientro tanto atteso e sospirato segnato da ritardi, polemiche, rinvii e sul come e quando i due “Guerrieri” avrebbero potuto fare ritorno nella loro sede d’origine. Palazzo Piacentini, il Museo archeologico della città reggina, si pregia dunque nuovamente dei due “protagonisti” bronzei dopo lunghi anni di attesa, necessari per la fase di restauro che li ha interessati svoltasi a Palazzo Campanella – sede degli uffici del Consiglio Regionale – nella Sala Monteleone, e per i lavori di ammodernamento dello stesso museo. Eppure, nonostante la notizia abbia avuto enorme risalto tra la cronaca cittadina e quella nazionale, per alcuni, a quanto sembra, le famose statue bronzee potrebbero risultare collocate ancora in posizione distesa presso i saloni che li ha ospitati per quattro anni. A trarre in inganno i visitatori, quelli sicuramente poco informati, potrebbero essere alcuni cartelli indicatori posti su alcune vie della città che capeggiano ancora su dei pali di sostegno in metallo. Smontata l’entrata che indicava la sala che accoglieva i guerrieri, allestita a suo tempo su via Cardinale Portanova, rimangono alcuni cartelli stradali che, con tanto di figura a mezzo busto dei bronzi, fanno intendere come ancora le mitiche statue siano collocate presso la sala di restauro di Palazzo Campanella. Una di queste è posizionata proprio a poca distanza, quasi frontalmente all’entrata della sala che accoglieva i bronzi, sulla strada insomma che dallo svincolo di via Cardinale Portanova, direzione nord, conduce poco più giù verso il centro della città. L’altro cartello sempre di colore marrone in cui si legge “laboratorio di restauro” (ancora chiaramente aperto al pubblico), risulta posizionato – malconcio ed esteticamente brutto a vedersi – sul centrale Viale Amendola ad incrocio con la via Gramsci. Chiaro è che oggi i Bronzi di Riace hanno fatto ritorno nelle bellissime sale del rinnovato Museo posto di fronte Piazza De Nava, così come è abbastanza evidente che quei cartelli risultanti adesso fuorvianti, che tanto sono serviti per condurre i visitatori ai laboratori di restauro quanto dovrebbero essere rimossi definitivamente per eliminare ogni possibile dubbio sulla collocazione attuale delle due maestose statue.

Guglielmo Rizzica

 

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