Conclusi i lavori della conferenza dei capigruppo consiliari: impasse sulle dimissioni del governatore

Reggio Calabria. Si è conclusa in serata, dopo una lunga discussione, la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari che ha proceduto all’acquisizione dei pareri del Segretario generale e del Collegio dei consulenti giuridici adottati all’unanimità dall’Ufficio di Presidenza, secondo i quali la sospensione del Presidente della Regione decorre dal 27 marzo (data dell’emanazione della sentenza) e pertanto le dimissioni “non potrebbero che produrre effetto posticipato al decorso del termine di sospensione”.
In relazione a ciò, dopo aver ascoltato la posizione dei capigruppo, il presidente Francesco Talarico si è riservato di approfondire ulteriormente la problematica e di convocare, in tempi brevi, il Consiglio regionale.
“Non si era mai verificata – ha sostenuto Francesco Talarico – da quando è stata introdotta l’elezione diretta del Presidente, la possibilità di un’interruzione prematura della legislatura regionale nei termini tra l’altro così complessi ed inediti scaturiti dalla legge Severino. E’ del tutto comprensibile, quindi, la necessità di un approfondimento sulla vicenda, anche al fine di evitare di adottare decisioni che potrebbero essere considerate illegittime. Mi riferisco ai provvedimenti che l’Aula ha il dovere di assumere prima della chiusura della legislatura per evitare di mandare la Calabria allo sbando: assestamento di bilancio e programmazione dei fondi comunitari, approvazione in seconda lettura dello Statuto e legge elettorale”.
A margine dei lavori della Conferenza, i presidenti dei gruppi di maggioranza hanno unanimemente concordato “di illustrare la complessità degli argomenti in discussione, relativi al decreto di sospensione ed alla formalizzazione delle dimissioni del Presidente della Regione, in una conferenza stampa programmata per venerdì 9 maggio alle ore 10,30 nella sala riunione della Sacal a Lametia Terme.

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