Consorzio del Bergamotto: verso il completamento della graduatoria della misura A, aspettando di chiudere i conti col passato

Ezio Pizzi

Reggio Calabria. Bergamotto, dalla Regione Calabria arriva “profumo” di buone notizie. Ieri si è tenuto un incontro tra circa 80 bergamotticoltori della provincia di Reggio Calabria e Giuseppe Scopelliti, che li ha informati circa gli ultimi sviluppi della Regione Calabria nel settore. A propiziare l’incontro è stato l’avv. Ezio Pizzi, presidente del Consiglio d’amministrazione del Consorzio del Bergamotto. Scopelliti ha offerto un rendiconto ai bergamotticoltori  degli sviluppi che la Regione ha programmato o già determinato a favore del bergamotto. Tra le altre notizie, con particolare soddisfazione è stato appresa la sottoscrizione, da parte del direttore generale dell’assessorato all’agricoltura, dei decreti con i quali sono stati finanziati altri 2 milioni e mezzo di euro della ex Legge Aloi, grazie ai quasi si è potuto finanziare il completamento della graduatoria dei progetti presentati e ammessi alla misura A. I primi 41 progetti infatti sono stati già finanziati, altri 40 erano stati approvati ma non c’era copertura finanziaria. Adesso la quasi totalità della graduatoria verrà finanziata, sicuramente fino al 72° posto in graduatoria. Particolarmente soddisfatti i bergamotticoltori anche per l’avere appreso che sono stati riaperti i bandi per la misura B (o misura 2), relativa alla possibilità di intraprendere attività imprenditoriale utilizzando i derivati del bergamotto. In questo caso il finanziamento è di 1,6 milioni di euro (che si aggiungono ai 4 milioni e 200 mila già finanziati), che permetteranno l’apertura di nuovi impianti di trasformazione per l’estrazione dell’essenza o impianti di utilizzazione dei derivati del bergamotto (ad esempio il pastazzo e il succo).  Infine, Scopelliti ha rassicurato circa gli impegni già presi sulla copertura, da parte della Regione Calabria, di una quota consistente del debito maturato dal Consorzio. L’ente sta per concludere la situazione debitoria del passato, un buco da 3 milioni e 900 mila euro che Pizzi aveva ereditato quando giunse come commissario, prima di traghettare il Consorzio alla gestione ordinaria dopo 35 anni di attesa. Oggi il debito è stato ridotto a meno di un terzo, ma se arriveranno i soldi della Regione promessi da Scopelliti, il Consorzio riuscirà a chiudere in bonis tutta la situazione debitoria.

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