Giordano (Cisl Fp): “I precari dei centri per l’impiego chiedono garanzie”

Reggio Calabria. Si è svolta nei giorni scorsi, nella sede della CISL di Reggio Calabria, l’assemblea sindacale sulla vertenza dei 66 lavoratori a tempo determinato in servizio presso i Centri per l’impiego della Provincia di Reggio Calabria. Al centro dell’assemblea due questioni di fondamentale importanza: la mancata retribuzione delle prestazioni lavorative e l’avvio di un percorso di stabilizzazione da intraprendere in tempi rapidi.
I lavori assembleari sono stati presieduti dal Segretario Generale della CISL FP reggina, Luciana Giordano. Dal confronto, serrato e costruttivo, è emersa tutta la rabbia di chi non è più in grado di sopportare la mancata retribuzione degli stipendi: con il mese di maggio, che volge ormai al termine, sono ben quattro le mensilità non corrisposte, nell’assoluto e ingiustificabile silenzio dell’Ente. Il diritto alla remunerazione del lavoro è tutelato direttamente dalla Carta Costituzionale italiana oltre che dal Codice Civile e la legge impone al datore di lavoro, pubblico o privato che sia, di rispettare i vincoli contrattuali, compresa la data di erogazione dello stipendio. Dietro ogni precario c’è una famiglia, c’è una storia che non è più possibile calpestare e non è più tollerabile che in un contesto socio-economico già estremamente depresso, come quello calabrese, ci siano dipendenti di un’Amministrazione pubblica costretti ad attendere tempi biblici per poter vedere affermato quello che è un loro sacrosanto diritto. Oltre a tutto ciò si tenga in considerazione che gran parte dei lavoratori sono ancora in attesa di percepire i buoni pasto maturati dal 2012 ad oggi, inspiegabilmente non corrisposti.
Nonostante tutto, i lavoratori continuano a prestare la loro preziosa attività al servizio dei Centri per l’Impiego, contribuendo ad offrire alla sempre più vasta utenza i servizi che ogni CPI deve obbligatoriamente erogare, tra cui anche la “Garanzia Giovani”, attivata su scala europea e rivolta a tutti i giovani disoccupati e inoccupati.
Inoltre i 66 precari continuano a manifestare tutta la loro preoccupazione di fronte all’ennesimo contratto a termine che impedisce loro qualsiasi progetto di vita e che rende tangibili i più che giustificati timori di aver inutilmente dedicato cinque, sette, dieci anni, della propria vita a costruire un futuro che mai si concretizzerà. E’ quanto mai necessario mettere definitivamente fine a quel senso di precarietà lavorativa, economica ed esistenziale che accompagna e affligge i 66 lavoratori, molti dei quali contrattualizzati dall’ormai lontano 2002.
A rendere ancor più insopportabile la situazione contribuisce il fatto che le Province di Cosenza e Catanzaro hanno già da tempo risolto il problema del precariato dei rispettivi Centri per l’Impiego, stabilizzando i lavoratori, mentre la Provincia di Crotone, pur non avendo ancora proceduto alla stabilizzazione dei suoi lavoratori a tempo determinato, garantisce la liquidazione degli stipendi mensili con estrema puntualità, con l’aggiunta dei buoni pasto e il pagamento dell’eventuale servizio straordinario prestato.
La CISL FP di Reggio Calabria chiede al Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, ai competenti Assessori Domenico Giannetta e Giovanni Arruzzolo, di garantire il massimo impegno affinché si possa finalmente risolvere una vertenza che si trascina stancamente ormai da anni senza l’ombra di una soluzione soddisfacente, sforzandosi di trovare in tempi brevi risposte adeguate anche in sinergia con l’Ente Regione, Istituzione preposta a “filtrare” i fondi comunitari, anche al fine di evitare il solito teatrino dello “scaricabarile” tra tutti i soggetti interessati. La CISL non solo vigilerà con la consueta determinazione su qualsiasi atto che verrà in futuro prodotto, ma si batterà fino in fondo affinché gli sforzi ed i sacrifici di questi lavoratori possano essere alla fine premiati.

Luciana Giordano
Segretario Generale Cisl Fp

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