Presentata “Il Gioello di Persefone”, la mostra dedicata alla “regina degli inferi” al Museo di Locri

Reggio Calabria. Ovunque, nella Locride, si avverte la presenza della “regina degli inferi”. La bellissima Persefone. Il celebre santuario a lei dedicato, situato a mezza costa del colle della Mammella, è stato definito da Diodoro Siculo come “il più famoso tra i santuari dell’italia meridionale”. La maggior parte dei pinakes (quadretti in terracotta) ritrovati, illustrano un aspetto del mito e del culto di Persephone. Ed è proprio alla moglie di Ade e alla bellissima Locri che, la Sorpintendenza per i Beni Archeologici della Calabria Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ITALIDE, in collaborazione con il Comune di Locri, Provincia e Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, hanno voluto rendere omaggio attraverso una mostra dal titolo: “Il Gioiello di Persefone”. L’evento, previsto per il prossimo 31 maggio presso il Museo Archeologico Statale di Locri, è stato presentata questa mattina, presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Alla conferenza stampa hanno preso parte: Simonetta Bonomi, Soprintendente Archeologico, Antonella Freno, Presidente Nazionale Italide e Giovanni Calabrese, Sindaco di Locri. In apertura, la soprintendente Simonetta Bonomi ha tenuto a salutare e ringraziare coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione della mostra: Salvatore Patamia, rappresentante Direzione Regionale Beni Culturali, rappresentante dell’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria Giuseppe De Gregorio e Rossella Agostino, Direttore Museo Archeologico Statale di Locri. “È con orgoglio – dichiara la Bonomi – che presento quest’inizativa. Un evento che si inserisce perfettamente con il percorso che la Soprintendenza, in questo periodo, ha intrapreso; quello di far dialogare antico e moderno. Lo sforzo degli archeologi – dice – è quello di far capire il mondo antico e questo, è uno di quei modi. Lo scopo – continua – non è solo quello di riprodurre un oggetto, ma assorbire i contenuti, i principi e valori di un’altra epoca”. La mostra è interamente dedicata al mondo femminile ed ha come simbolo Persefone, in quanto dea emblema ed icona dei valori etici, dell’amore eterno al di là del tempo e dello spazio, della capacità di riscatto e di affermazione. L’evento, propone una esposizione archeologica di oreficerie rinvenute a Locri e Reggio, colonie egualmente importanti e confinanti che ha come missione, la valorizzazione del patrimonio archeologico del Museo Nazionale di Locri, attraverso un percorso espositivo che rappresenti e faccia rivivere al meglio le più importanti testimonianze lasciate in eredità dal mondo magno-greco. Uno spazio al mondo contemporaneo, nel nome della continuità di attività artigianali quale quella orafa, verrà dato attraverso l’istituzione di una apposita sezione della mostra che ospiterà le creazioni di Nathalie Altomonte per la Tham joiaillerie e Milena Trapasso e della giovane stilista Luana Polimeni. Un particolare ringraziamento, all’attenzione data alla città di Locri, messa in primo piano, per una volta, per le sue bellezze e non per “fatti relativi, soltanto, alla ndrangheta” è il sindaco Calabrese. A concludere la conferenza è Antonella Freno: “Questa mostra – dice – crea un ponte tra i tesori rinvenuti in questa terra e l’arte moderana. In un dialogo eterno”.

Giusi Mauro

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