Lamezia Terme. Operazione “I due mari”: spese al centro commerciale con carta di credito rubata

Lamezia Terme (Catanzaro). Nel corso della giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Scalo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di Francesco Carchidi, classe 87, Federico Bevilacqua, classe 86, Armando Abbruzzese, classe 94, e una donna G.G., classe 87. L’attività è emersa a seguito della denuncia sporta lo scorso 17 gennaio da una signora del 47, vittima, nello stesso giorno, di un furto con destrezza operato nella propria autovettura parcheggiata nei pressi del Centro Commerciale denominato “I due Mari” sito in località Comune–Condomini.
Nell’occasione, la signora ha riferito di essere stata derubata della propria borsa da un soggetto che repentinamente aveva aperto la macchina e le aveva sottratto sotto gli occhi il bagaglio con portafogli, i cellulari e i soldi della pensione destinati al proprio figlio. Immediatamente sono scattate le indagini della locale Arma che inizialmente si sono concentrate sull’analisi dei movimenti della carta postmat della vittima, dalla quale è stato riscontrato ed appurato come, nella stessa giornata del 17, prima che la carta venisse bloccata, vi fossero stati prelievi su Lamezia e acquisti presso alcuni esercizi del Centro Commerciale per un valore intorno a circa 2000,00 euro. Dalla visione di numerosi sistemi di sorveglianza, dall’escussione di testimoni e dalle descrizioni della vittima si è riusciti a individuare nel Carchidi il presunto autore del furto, mentre gli altri tre soggetti sono stati individuati quale autori di prelievi, tentati prelievi ed acquisti effettuati. L’Autorità Giudiziaria dunque concordando con le tesi avanzate dai Carabinieri, ha emesso l’ordinanza nei confronti dei soggetti per i reati di furto aggravato, ricettazione, indebito utilizzo di carta di credito altrui in concorso, e, per il Bevilacqua, anche la violazione degli obblighi inerenti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicureza. Per tali motivi, il Carchidi ed il Bevilacqua sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Catanzaro, mentre l’Abbruzzese e la donna sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

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