Catanzaro. Intitolata ad Alberto Manzi la scuola primaria di Casciolino

Catanzaro. Sarà intitolata ad Alberto Manzi, il mitico maestro televisivo di “Non è mai troppo tardi”, la scuola primaria di Casciolino che aprirà le porte al prossimo suono della campanella. La decisione del sindaco Sergio Abramo, condivisa dall’assessore alla pubblica istruzione, Antonio Sgromo, è stata accolta con entusiasmo dal mondo scolastico e in particolare dal dirigente dell’istituto comprensivo “Vivaldi”, Caterina Anania. E a partire dal prossimo mese di settembre i piccoli scolari potranno sedere fra i banchi dell’edificio-modello, certamente fra i più belli della città, intitolato al maestro elementare per eccellenza che, tra il ’60 e il ’68, insegnò a scrivere e a leggere a milioni di italiani con il programma Non è mai troppo tardi. “Numerosi – hanno spiegato il primo cittadino e l’assessore Sgromo – sono i motivi che ci inducono a ritenere saggia e più che mai appropriata la scelta di intitolare questo plesso a un uomo che tanto ha dato al mondo scolastico e alla diffusione dell’alfabetizzazione nelle classi sociali più umili. Ci auguriamo che i più piccoli, stimolati dalla loro innata curiosità, siano spinti a porsi e a porre domande finendo per scoprire che la scuola da loro frequentata è intitolata a quel “Maestro” che riteneva che bisognasse imparare le cose senza che nessuno dovesse sentirsi giudicato come primo o come ultimo, o peggiore di qualcuno”. La scopertura della targa avverrà nel mese di settembre, alla presenza di Giulia, la figlia del Maestro, che, nell’occasione, presenterà anche il suo libro “Il tempo non basta mai”. “Era partito per il Perù con la sua valigetta che non faceva toccare a nessuno, con dentro barattoli di conserva: alcuni contenevano bombe a mano costruite in casa, in grado di produrre fumo e un forte boato, e lui alla dogana era velocissimo con le mani nel confondere gli agenti e aprire solo quelle con il pomodoro…”, è uno dei racconti contenuti nell’ultimo lavoro di Giulia che, a diciassette anni dalla morte, racconta le tante vite del padre prendendo come traccia una lunga autointervista ricevuta dalla madre Sonia Boni, seconda moglie di Alberto. “Gli anni più difficili sono stati gli ultimi – scrive Giulia -, quelli da sindaco di Pitigliano (Grosseto), dove ha toccato con mano gli aspetti più beceri della politica, e poi la malattia: fino all’ultimo non ha voluto cedere a compromessi, fino all’ultimo ha chiesto “Onestà, onestà, onestà, e ancora onestà, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo…”. Questo era Alberto Manzi, il mio papà”. L’edificio di Casciolino è stato riqualificato tenendo conto di tutte le varie esigenze dei bambini. Sono state allestite una sala professori e una multimediale per rendere l’ambiente moderno e funzionale. “Si tratta di un’area – ha commentato Sgromo – che rispetta le normative di sicurezza, offre spazi comodi e un notevole impatto artistico. Gli input del sindaco Abramo stanno fortemente migliorando la rete scolastica di competenza comunale. Il nostro lavoro andrà avanti e ci riterremo soddisfatti solo quando tutti gli istituti del Capoluogo saranno integralmente riqualificati”.

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