Catanzaro. Arriva a compimento la redazione del regolamento per gli Orti urbani

Catanzaro. Arriva a compimento, dopo un lungo e articolato lavoro, la redazione del regolamento per gli Orti urbani, che sta per essere presentato agli organismi competenti di Palazzo de Nobili per l’avvio dell’iter procedurale che dovrà condurre all’approvazione, si spera quanto più unanime possibile. Un progetto che si rivolge a tutti coloro che, privati o enti pubblici, possedendo delle aree verdi le vogliano destinare all’ “arte del coltivare” nel rispetto della memoria storica dei luoghi e delle regole “etiche” relative alla fruizione degli stessi. Una regolamentazione di spessore nazionale che sul modello di riuscite sperimentazioni, pur nelle differenti caratterizzazioni geomorfologiche dei luoghi, tende a definire una modalità comune di come “impiantare” o conservare un “orto”, che va inteso nel senso di parco “culturale”, teso a recuperare specie in via di estinzione ma anche a coltivare prodotti di uso comune con metodologie scientifiche. Prodotti che potrebbero poi essere anche venduti dagli interessati a prezzi economici nella logica di accorciare la filiera dal produttore al consumatore. Il regolamento si compone di undici articoli ma il cuore dell’iniziativa è affidata proprio all’articolo 1: “La Città di Catanzaro assegna, tramite bando ,  ai cittadini maggiorenni residenti in Catanzaro che ne facciano richiesta, in forma individuale od in gruppo di cui venga comunque indicato il soggetto responsabile, nella misura di un appezzamento per richiedente, parti di terreni comunali da destinarsi ad orto. La superficie dell’orto assegnando non sarà inferiore a 50 metri quadrati e superiore a 100 metri quadrati . I siti saranno consegnati liberi da impedimenti, con verifica delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del terreno. Attraverso l’assegnazione degli orti urbani, la Civica Amministrazione persegue le seguenti finalità: valorizzare gli spazi sottraendoli al degrado ed alla marginalità ed attribuendo loro la qualità di “aree a destinazione agricola”, contro il consumo del territorio e per la tutela dell’ambiente ed il miglioramento della qualità urbanistica dei luoghi; sostenere la socialità e la partecipazione dei cittadini e la relativa possibilità di aggregazione, favorendo la coesione ed il presidio sociale; insegnare e diffondere tecniche di coltivazione; sostenere la produzione alimentare biologica e le essenze ortive tradizionali locali; favorire attività didattiche nei confronti di giovani o di quanti desiderino avvicinarsi a questo tipo di attività (prevenzione ed educazione ambientale); favorire attività terapeutiche di supporto a processi di riabilitazione fisica e psichica”. L’auspicio è che i passi successivi, vale a dire l’individuazione delle aree da mettere a disposizione, la presentazione con discussione e approvazione connessa, si compia in tempi ragionevolmente brevi proprio per il fine sociale che rappresenta l’essenza del progetto degli “Orti Urbani”. E’ evidente, quindi, che l’opposizione oltre a sollevare legittimi interrogativi, richieste di chiarimento e critiche costruttive, attraverso iniziative di questo genere indirizzate, in particolar modo al sociale, dimostra tutta la carica propositiva e progettuale che mette a disposizione della città.

Roberto Guerriero
Capogruppo comunale Psi

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