Catanzaro. Disservizi idrici, Giglio: “Sorical approfitta dell’estate per interruzioni e razionamenti?”

Catanzaro. Siamo costretti a tornare nuovamente sul tema dell’emergenza idrica. Continuano i disagi nell’erogazione dell’acqua, che in alcuni quartieri (Siano e Mater Domini, ad esempio), viene razionata o addirittura interrotta per diverse ore al giorno. Come al solito, tornano i problemi per i quali nei mesi scorsi sono state presentate denunce, interrogazioni, note stampa e quant’altro, senza avere mai risposta. Questa Amministrazione comunale non ritiene di dovere rendere conto ai propri cittadini contribuenti sul funzionamento di un servizio pubblico essenziale, quale è l’erogazione dell’acqua potabile, e sulla informazione in merito.
Quotidianamente, da giorni e sin dalle prime ore della mattinata, l’erogazione viene sensibilmente ridotta, per essere interrotta completamente dal pomeriggio fino alla notte. Tutto questo senza che alcun avviso venga dato ai cittadini contribuenti dagli organi istituzionali deputati. Nessun avviso al pubblico viene stato dato sul Sito del Comune. Il numero verde dell’URP segnalato sul Sito web risulta attivo solo per il FAX. Come già accaduto in passato i cittadini, in mancanza di notizie istituzionali da parte del Comune, non sanno a chi rivolgersi. Voglio ricordare, ancora una volta, che l’URP a norma di legge non è un servizio di cortesia ma attiene ai principi fondamentali della trasparenza amministrativa. I cittadini non hanno alcuna possibilità di essere informati in merito al disservizio che stanno subendo e, cosa più grave, lamentano che ogni estate, appena la città comincia a svuotarsi, si verifichino questi accadimenti. È evidente come sia in corso un razionamento, ma di tale programma, delle sue finalità, dei vincoli tecnici e del monitoraggio, dei criteri di equità e delle misure di emergenza per rivedere il programma nessuna comunicazione istituzionale finora è stata fatta (queste stesse parole, sono state indirizzate per iscritto a dicembre a Sindaco e Prefetto, senza avere risposte dal Primo cittadino). I cittadini hanno il diritto di sapere: esiste un pianificato razionamento, che nella fattispecie dura da circa una settimana, e che si ripete nel corso dell’estate con una certa regolarità? Perché non viene data adeguata e puntuale efficace informazione ai cittadini, e non sono attivi e regolarmente funzionanti gli strumenti di tutela dei diritti quali numeri verdi e URP? Gli organismi elettivi ne sono a conoscenza, e sono consapevoli dei disagi che si creano e dei diritti che vengono eventualmente violati? Ripeto ancora una volta che l’erogazione pubblica dell’acqua è un livello essenziale di prestazione, che la Pubblica Amministrazione è tenuta a garantire secondo quanto previsto dall’art.117 della Costituzione, al pari di altri livelli essenziali di prestazione e che la mancanza di comunicazione, la carenza da parte dell’URP e la disorganizzazione per ciò che riguarda le risposte ai cittadini sono, anch’esse, violazioni di specifici obblighi di trasparenza da parte della Pubblica Amministrazione. Se il razionamento determina una non erogazione in alcune zone soltanto si è in presenza di una evidente violazione del principio di equità nell’accesso ad un bene e servizio pubblico. Se, ancora, i servizi e i numeri pubblicizzati sul sito web istituzionale nella realtà non funzionano, si è in presenza di una frode e di una violazione del principio di tutela del cittadino consumatore, in questo caso di un bene pubblico. Soldi pubblici che vengono, quindi, sperperati. E siamo davvero stufi di tutto questo.

Antonio Giglio
Consigliere comunale di Catanzaro

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