L’Edicola Buda ha incontrato Pasqualino Placanica, autore di “Storie rriggitane”

Reggio Calabria. Giovedì 26 giugno, per il ciclo di appuntamenti letterari “Lib(r)eriamoci”, l’Edicola Buda ha incontrato con Pasqualino Placanica, autore del libro “Storie rriggitane” (Disoblio Edizioni). Hanno dialogato con l’autore Giuseppe Buda (Edicola Buda), Salvatore Bellantone (Editore) e numerosi lettori presenti all’iniziativa. Dopo l’introduzione di Giuseppe Buda, che ha spiegato come il senso di questi incontri è quello di dare importanza al ruolo della libreria all’interno della città di Reggio, intendendola come una roccaforte della letteratura e dei numerosi autori calabresi, Salvatore Bellantone ha spiegato come il ciclo di appuntamenti “Lib(r)eriamoci” sia uno spazio differente rispetto a una classica presentazione di un libro. “Lib(r)eriamoci” ha il senso di incontrare gli autori della Disoblio Edizioni e, da un lato, di discutere assieme a loro intorno alle disparate questioni che emergono dai loro scritti, dall’altro lato, di capire se la letteratura, le librerie e la lettura, in questo caso, per la città di Reggio Calabria e dei suoi abitanti possono avere un ruolo liberatore dalla schiavitù dell’ignoranza.
Pasqualino Placanica è stato subissato di domande e quesiti, dentro e fuori le sue Storie rriggitane, riguardanti il degrado urbano e sociale, la scarsa conoscenza della storia plurimillenaria della città di Reggio, l’immortalità di una città che, malgrado l’incuria dei suoi abitanti, è destinata a sopravvivere mentre invece questi ultimi sono di passaggio e soggetti alla mortalità. Prendendo coscienza di questa distinzione in relazione al futuro, ci si rende conto di quanto sia importante assumere su di sé il dovere della cura di una terra che sarà abitata da altri dopo la nostra scomparsa. Per fare questo, è necessario da una parte conoscere il proprio passato, dall’altra parte mettere a fuoco tutti i difetti e le cattive abitudini, di pensiero e di condotta, ereditate o sviluppate, che ci attanagliano nel presente, assieme a tutte le difficoltà affrontate e causate dai noi stessi in primis. “Abbiamo il dovere di informarci – ha detto Pasqualino Placanica – di conoscere come sono state le cose, come si sono verificate. Dobbiamo capire chi eravamo nella bellissima storia che abbiamo alle spalle e chi siamo diventati oggi, ma per fare questo occorre leggere molto. I libri ti danno la possibilità di comprendere molte cose, sia chi sei sia chi sono gli altri. Ma ti abituano anche a leggere il presente in maniera più accorta. E quando impari a farlo, non puoi startene impalato a guardare un mondo che crolla, una città che degenera. Per dovere dei nostri figli, dobbiamo liberarci dell’ignoranza leggendo molto e imparare a convivere con gli altri in maniera pacifica, nel rispetto della terra che ci ospita e che ha ospitati i nostri antenati. Spero di continuare a scrivere e di sostenere questa battaglia per la cultura con altre Storie rriggitane che parlano di noi”.
È stato in definitiva un incontro ricco di interventi da parte di lettori che hanno a cuore la propria città e hanno bisogno di spazi di dialogo e di confronto per ricucire quella frattura tra le generazioni che ha fatto perdere il senno al tempo che stiamo vivendo.

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