Cisl Funzione Pubblica: “Soppressione Tar e Sna? No, grazie, abbiamo già dato!”

Reggio Calabria. Siamo stati i primi, i prescelti, i migliori in assoluto per ricevere il carico di morte che proviene dalla Siria. La nostra terra assurta al rango di “pattumiera del mondo”, unica nel globo terrestre atta ad accogliere un trasbordo di armi chimiche letali, mentre altri porti, dotati di efficientissime tecnologie e, soprattutto, di indotti infrastrutturali adeguati, oltre che di un sistema organizzativo in materia di gestione delle emergenze sicuramente più attrezzato del nostro, stranamente non sono stati ritenuti all’altezza della situazione.
I primi, dunque, quando si tratta di operazioni “schivate” da altri Paesi e gli ultimi nella considerazione dei vari Governi italiani che si sono succeduti nel tempo. Privati e depredati da ogni considerazione rispetto alle esigenze di un territorio dove la presenza dello Stato rappresenta l‘unico ancoraggio alla legalità. Eppure ne sono ben consapevoli parlamentari e ministri, alcuni dei quali hanno visto i natali proprio in questo lembo di terra ma incuranti dei suoi bisogni, ormai sedimentati e stratificati nel tempo, preferiscono adeguarsi a modelli di rigore che improntano l’azione di Governo su inesorabili abbattimenti di scure su presidi di legalità e democrazia indispensabili per una popolazione sempre più alla deriva. Poche righe inserite in un provvedimento d’urgenza, il decreto legge n. 90 del 24 giugno 2014, decretano la soppressione dal 1° ottobre delle Sezioni staccate di Tribunale Amministrativo Regionale ed il trasferimento, unitamente al contenzioso pendente innanzi alle varie Sezioni, delle risorse umane e finanziarie al TAR della relativa Regione.
Sempre con la stessa decretazione d’urgenza viene cancellata la storica sede di Reggio Calabria della SNA (Scuola Nazionale dell’Amministrazione), che da anni garantisce cultura e formazione professionale ai pubblici dipendenti del Mezzogiorno d’Italia e non solo, con percorsi di studio ed approfondimenti altamente qualificati ed adeguati supporti didattici per ogni disciplina. Inchiostro nero su carta bianca per decretare lo smantellamento di altri Uffici statali sul territorio di Reggio Calabria, dunque, con la solita politica del taglio lineare che sacrifica le peculiarità territoriali per favorire le esigenze del pareggio di bilancio.
Poco importa se Reggio Calabria sta lottando con le unghie e con i denti per risalire una china resa sempre più vischiosa dalle mille criticità locali e da scelte nazionali incoerenti e contraddittorie rispetto ai proclamati obiettivi di rilanciare e sostenere il territorio. E poco importa se i lavoratori, riuniti ormai da giorni in assemblea, stanno evidenziando tutte le conseguenze negative derivanti all’utenza locale dall’improvvisa interruzione dei servizi fino ad oggi erogati dalle due importantissime Istituzioni. La soppressione della Sezione staccata del TAR e della sede SNA di Reggio Calabria comporta non soltanto la perdita di un patrimonio professionale altamente specializzato ma anche il venir meno di altri due baluardi di legalità, cultura, democrazia che concorrono a costituire l’architrave su cui deve poggiare le solide basi la futura Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il segretario provinciale
Vincenzo Sera

Il segretario generale
Luciana Giordano

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