Vertenza Peo. Giordano (Cisl Fp): “Gestione commissariale incapace di decidere”

Reggio Calabria. A questo punto viene spontaneo chiedersi: avrà mai un epilogo l’Odissea legata alla vertenza PEO che dilania ormai da oltre diciotto mesi le stanze di Palazzo San Giorgio? Riusciranno mai i Commissari ad assumere una decisione che non sia solo quella di rinviare, procrastinare, posticipare, allontanare il più possibile quell’assunzione di responsabilità che è insita nei loro doveri istituzionali? Quei doveri per i quali sono cospicuamente remunerati?
Acquisiranno mai la capacità di tenere ferma una posizione una volta esternata? La “traballante” volontà della Commissione Straordinaria, divenuta ancora più ballerina dopo l’approdo in riva allo Stretto del prefetto Chiusolo, ha fatto sconfinare nel ridicolo tutta la vicenda. Una vertenza condotta con rigorosa serietà e senso di responsabilità dalla RSU e da quelle sigle sindacali, che – confidando nell’affidabilità degli interlocutori istituzionali – hanno lavorato sodo per dare seguito al mandato a rinegoziare conferito dalla stessa Commissione nella riunione serale del 12 dicembre 2013, in seguito ai precisi ed inderogabili impegni assunti il giorno prima in Prefettura nel corso della mediazione del conflitto condotta dall’allora Prefetto Vittorio Piscitelli. Hanno lasciato campo libero alla rinegoziazione i Commissari, messi puntualmente a conoscenza su ogni passaggio ed ogni soluzione individuata dal tavolo tecnico per uscire dal pantano in cui rischiavano di annegare i dipendenti comunali.
Non è bastato rinegoziare e non è bastato l’intervento normativo contenuto nel Decreto “SalvaRoma” (DL 16/2014) per convincere la terna commissariale che è giunto il tempo di mettere la parola fine alla questione.
Troppo impegnativo e “rischioso” determinarsi su una querelle giuridico/sindacale che avrebbe potuto una volta tanto innalzare il Comune di Reggio Calabria a Comune capofila nella soluzione di una vertenza che coinvolge tantissime altre Amministrazioni comunali d’Italia, compresa la Capitale.
Hanno sconfessato loro stessi ancora una volta i Commissari, non onorando gli impegni assunti e riportati nel Verbale d’Intesa sottoscritto nel successivo incontro del 10 aprile 2014. Un incontro cui hanno preso parte anche giuristi di cui si avvale la Commissione, pure questi remunerati per sciogliere i nodi in punto di diritto che avvinghiano le numerose questioni sussistenti dentro e fuori la casa comunale cittadina, e che avrebbero dovuto valutare in che termini sia possibile applicare al “caso Reggio” il dettato normativo contenuto nell’art. 4 del citato D. L. n. 16/2014.
E invece ieri, innanzi al Giudice del Lavoro si è consumato un altro atto tipico dell’inconcludenza e dell’incapacità di decidere di questa gestione commissariale, cha ha preferito scrollarsi di dosso ogni responsabilità con la richiesta di rinvio del processo in attesa degli auspicati provvedimenti attuativi della norma in esame, ottenendo il differimento, in udienza straordinaria, al prossimo 29 settembre.

Il Segretario Generale Cisl Fp
Luciana Giordano

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