BCE. Pratticò (Unimpresa Calabria): “Banche inaspriscono tassi per ridurre domanda credito”

Catanzaro. «Il drastico taglio del costo del denaro allo 0,0,5%, deciso oggi dalla Banca centrale europea, potrebbe non avere effetti positivi allo sportello, se sarà confermato il trend perchè famiglie e imprese continuano a ottenere finanziamenti, sempre meno, a prestiti e condizioni insostenibili». Lo afferma Giuseppe Prattico’, Presidente Regionale di Unimpresa Calabria, intervenendo così sui dati diffusi dall’associazione sul credito e sui tassi di interessi praticati dalle banche per i prestiti erogati a famiglie e imprese che raggiungono anche il 25%. «L’inasprimento dei tassi, peraltro, è una tattica praticata dalle banche anche per ridurre la stessa domanda di crediti» sottolinea Prattico’. «I banchieri -aggiunge- puntano il dito contro le imprese e dicono che il credito è in calo perché il cavallo non beve: ma il problema è che spesso l’acqua offerta è avvelenata».Il 90% e al 13,40%. Sul leasing immobiliare gli interessi medi sono al 6,52% (tasso fisso) e al 4,87% (tasso variabile); la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 12,15% e al 10,09%. Sul leasing strumentale, i tassi medi registrati sono all’8,43% (fino a 25mila euro) e al 5,88% (oltre 25mila euro); la soglia d’usura è fissata rispettivamente al 14,54% e all’11,35%.

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