Catanzaro. Il professore Vanermen sceglie il Sant’Anna per le sue attività in Italia

Catanzaro. Il professor Hugo Vanermen, considerato uno dei maggiori esperti al mondo di cardiochirurgia mitralica mininvasiva videoassistita, ha scelto il Sant’Anna Hospital come unica struttura di riferimento per la sua attività in Italia. Il Centro calabrese di Alta Specialità del Cuore va quindi ad aggiungersi a quelli dove il chirurgo già riceve e opera i suoi pazienti di tutta Europa; quattro Centri, attualmente dislocati in Belgio, Paesi Bassi, Francia e Svizzera.
“La scelta del professor Vanermen – commenta Daniele Maselli, direttore dell’Unità di Cardiochirurgia – al quale mi lega un rapporto di collaborazione antico e consolidato, conferma una volta di più la fondatezza della buona fama di cui gode il S.Anna, che lo stesso Vanermen ha evidentemente ritenuto un ospedale all’altezza dei suoi standard. In questo senso – ha aggiunto Maselli – credo che il livello di competenza del nostro staff medico e infermieristico, la nostra dotazione tecnica all’avanguardia e soprattutto l’esperienza che abbiamo maturato nel campo della chirurgia cardiaca mininvasiva, siano stati fattori determinanti nell’orientare la scelta. Ne siamo ovviamente soddisfatti, anche perché dal confronto delle nostre rispettive esperienze non potrà che derivarne un arricchimento professionale reciproco. La chirurgia mininvasiva video assistita, infatti, oltre ai vantaggi che presenta per quei pazienti che ne ricevono l’indicazione, è utile anche sul piano formativo per gli operatori. Di solito – spiega Maselli – quando si interviene sulla mitrale con metodiche tradizionali il campo visivo è limitato al chirurgo che opera. Nel caso della mininvasiva, che comporta com’è noto un’incisione di pochi centimetri come via di accesso per intervenire sulla valvola, l’ausilio della video assistenza consente di vedere le immagini ingrandite di parecchie volte su uno schermo molto ampio e ad alta definizione; ciò significa non solo una maggiore precisione del gesto chirurgico ma anche la condivisione di ciò che si sta facendo con tutta l’équipe presente intorno al tavolo operatorio; una filosofia di crescita comune, quindi, che del resto, da sempre, caratterizza il nostro ospedale”.

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