Lamezia. Arrestato un ultrà della Vigor Lamezia: sottoposto a Daspo “beccato” allo stadio a lanciare un fumogeno

Stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro

Lamezia Terme (Catanzaro). Continua l’attività di prevenzione delle illegalità nel mondo del calcio da parte della Polizia di Stato di Lamezia Terme che, su disposizione del Questore di Catanzaro Vincenzo Carella, ha elaborato una strategia per stroncare le attività illecite di pochi violenti che commettono i cosiddetti “reati da stadio” e per difendere gli interessi dei veri tifosi del pallone lametini, la stragrande maggioranza, che vogliono vivere allo stadio una giornata di sport con le famiglie.
In questo contesto di difesa del tifo “genuino” si inserisce l’arresto avvenuto ieri da parte della Uigos del Commissariato lametino di R.C., 23enne lametino, sorpreso dagli uomini della Polizia Scientifica grazie al nuovo sistema di videosorveglianza presente al “D’Ippolito” ad assistere alla partita Vigor Savoia di sabato 6 settembre, benché sottoposto a DASPO e mentre lanciava un fumogeno dalla gradinata verso il campo all’inizio del secondo tempo. L’arresto è stato eseguito entro le 48 ore dai fatti , tempo necessario per estrapolare la documentazione video che dimostra l’identificazione del responsabile del lancio del fumogeno e la presenza “illegale” del “tifoso” tra gli ultras della gradinata.
Lo stesso R.C. era già stato sottoposto a DASPO in relazione ad incidenti avvenuti nella stessa gradinata del D’Ippolito in occasione della partita Vigor-Aversa Normanna del 23 marzo 2014. In quella occasione, infatti, tra il primo ed il secondo tempo dell’incontro di calcio, all’interno del settore gradinata, è stata segnalata una violenta aggressione di un gruppo di tifosi ultras nei confronti di un fotografo accreditato che si trovava all’interno del campo il quale è stati afferrato dal bavero e strattonato violentemente contro l’inferriata, riportando lesioni al volto, al collo e alla mano destra. Nella circostanza un parente del fotografo, in gradinata insieme alla figlia minore, si avvicinava per far desistere l’aggressore, ma è stato circondato e colpito a calci e pugni da almeno 4 ultras , che non si fermavano neanche davanti alle grida della figlia. L’aggressione terminava grazie all’intervento di alcuni stewards e del servizio d’ordine allo stadio.
In quella occasione per il giovane e per altre tre persone, essendo emerso in modo inequivocabile, che, in base agli elementi di fatto aveva preso parte attiva ad episodi di violenza a persone in occasione di una manifestazione sportiva, era stato disposto il DASPO per 3 anni.

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