A tu per tu con i candidati sindaco. L’intervista a Francesco Anoldo Scafaria

Francesco Anoldo Scafaria

Francesco Anoldo Scafaria

Reggio Calabria. “Il nostro è un movimento apartitico. Abbiamo fatto parte in passato di altre coalizioni in cui abbiamo sempre riscontrato le stesse logiche di partito”. Così, Francesco Anoldo Scafaria – 33 anni, infermiere precario dal 2006 all’ospedale “Riuniti” – a seguito dell’esperienza politica e sindacale maturata nei Democratici di Sinistra, nel Movimento 5 Stelle e infine nel Comitato Infermieri Precari, ha deciso di scendere in campo direttamente e di candidarsi alla guida di Palazzo San Giorgio con la lista del Movimento Reggini Indignati.

Come e quando nasce il movimento? Nasce circa un anno fa, quando un gruppo di persone che non si ritrovavano più nei partiti e negli schieramenti classici, dopo un’esperienza maturata all’interno del M5S, hanno deciso di “mettersi in proprio” per dare un segnale preciso: chi ha voglia di fare e ha buoni propositi, trova il modo e la strada per portare avanti le proprie idee.

Quali sono le cause della crisi reggini e chi sono gli artefici? Parte della colpa ce l’ha avuta la politica e la cattiva amministrazione locale, sia in termini di uomini politici che di dirigenti comunali. Le colpe vanno quindi addebitate principalmente alle passate amministrazioni, sempre tenendo conto della condizione di fondo di crisi nazionale e internazionale.

Quali saranno le prime iniziative di una sua eventuale giunta per uscire dallo stato di crisi? Come movimento abbiamo deciso di dare un segnale tagliando del 75% gli emolumenti del sindaco e dei consiglieri; in quattro anni dovremmo così riuscire a risparmiare circa 300-400 mila euro da devolvere al sociale. Punteremo poi sulle tasse, attualmente eccessive come l’Imu, che rimoduleremo in base al reddito annuale. Un altro intervento è collegato alla raccolta rifiuti: abbiamo intenzione di portare avanti una campagna di zero rifiuti legato soprattutto alla raccolta differenziata. Ogni famiglia sarà dotata di un codice: chi ci verrà incontro nella raccolta dei rifiuti sarà decurtata del 50%. Un buona gestione dei rifiuti ci permetterebbe di risparmiare ulteriori soldi.

Che idea si è fatto della situazione delle società miste che quale futuro crede che attenda le società stesse e i dipendenti? Le società in passato sono state utilizzate dai partiti come pacchetti di voti di scambio. I cittadini non si sono quindi espressi liberamente, ma dietro un preciso compenso. Per il futuro noi pensiamo che le societò in questione non possano più essere affidate ai privati, ma gestite direttamente dal Comune attraverso i concorsi pubblici.

Opere pubbliche incompiute: come riapriamo i cantieri e secondo quali priorità? Per fare questa valutazione bisogna capire lo stato attuale delle casse comunali. Una volta reperiti i fondi necessari, anche attraverso un lavoro interistituzionale che coinvolga anche il governo nazionale e l’Europa, daremo priorità alle opere che servono con urgenza alla città, come la strada di Cannavò o il palazzo di giustizia su cui sono stati spesi un sacco di soldi e che adesso non possiamo permetterci di lasciare in quello stato, soprattutto alla luce dell’enorme quantità di soldi investiti e della vita giudiziaria particolarmente travagliata della città.

Quali azioni la sua giunta intende adottare per il contrasto alla ‘ndrangheta e come incentivo agli imprenditori che hanno denunciato il racket? Il movimento si è già dimostrato vicino di alcuni imprenditori che hanno denunciato. Verranno presi dei provvedimenti e saranno redatte delle delibere con cui la giunta si impegni da un punto di vista economico a sostenere imprenditori e commercianti. Abbiamo due punti fermi: trasparenza e legalità. Il nostro movimento, non a caso, ha formato una lista di persone che non hanno precedenti esperienza politiche e che abbiano presentato i dovuti accertamenti giuridici.  Per contrastare le mafie, prima di guardare all’esterno, bisogna controllare all’interno delle proprie liste elettorali.

In cosa il Movimento Reggini Indignati si qualifica rispetto agli altri schieramenti in corsa? Noi abbiamo presentato il nostro programma il 2 agosto, in un momento in cui in campo non c’era ancora nessuno, che abbiamo voluto chiamare “Il dialogo costante con i cittadini” perché è stato redatto in base alle esigenze e alle istanze della cittadinanza. La differenza è questa: in questo periodo tutti i professano vicini ai cittadini, ma noi siamo gli unici ad aver iniziato a girare le periferie della città quando nessuno ancora se ne preoccupava.

A che orientamento risponde il movimento? È teso maggiormente a destra o a sinistra? Cosa farete in caso di ballottaggio? Siamo apartitici a 360 gradi. Al nostro interno ci sono persone uscite dalle più svariate esperienze politiche che hanno a cuore solo gli interessi della comunità. Per questo, in caso di ballottaggio, ci esprimeremo dopo un’attenta analisi dei programmi proposti.

Exit mobile version