Il Comune ha aderito alla Carta di Pisa

Reggio Calabria. Ieri sera presso Palazzo San Giorgio, Giuseppe Falcomatà Sindaco di Reggio Calabria, ha comunicato, nel corso di un convegno, l’adesione del Comune ad Avviso Pubblico, la rete di Enti locali per la formazione civile contro le mafie. A coordinare i lavori, il giornalista ed editore Franco Arcidiaco, che ha introdotto gli ospiti: Maria Antonietta Sacco, da ieri nuova coordinatrice della regione Calabria per Avviso Pubblico oltre che assessore di Carlopoli, ha espresso la necessità dei comuni di fare rete, coinvolgendone il maggior numero possibile. «La politica è stata deludente – ha dichiarato la Sacco – i cittadini si sono allontanati, noi vogliamo fare la differenza per il bene comune, per la legalità, per la trasparenza».
Dello stesso avviso, Domenico Nasone, referente di Libera in Calabria, che ha sottolineato un triste primato per la Calabria: «Solo diciassette comuni hanno aderito ad Avviso Pubblico, questo costituisce un paradosso in una regione come la nostra». Nasone ha poi chiesto espressamente al Sindaco Falcomatà che una piazza o una via della città, venga dedicata ad Angela Costantino, vittima dimenticata della ‘ndrangheta. Successivamente è intervenuto Pietro Gurrieri assessore di Vittoria, che ha evidenziato la necessità anche per chi partecipa alle aste giudiziarie, di presentare il certificato antimafia per giungere a una moralizzazione delle aste, puntando alla tutela della prima casa e degli immobili strumentali alle aziende. Presente il Sindaco di Condofuri e vicepresidente di Avviso Pubblico, Salvatore Mafrici, che si è detto felice dell’iniziativa e per la scelta del luogo: «Palazzo San Giorgio, è stato per troppo tempo chiuso ai cittadini, alla trasparenza ed alla buona politica. È veramente significativo e direi entusiasmante che Giuseppe Falcomatà abbia aderito alla Carta di Pisa e ad Avviso Pubblico e voglio sottolineare come questa adesione sia stata annunciata fin dalla campagna elettorale per le primarie». All’incontro hanno partecipato anche gli assessori al loro primo incontro di Giunta, dopo due anni di commissariamento del nostro Comune.
A spiegare le motivazioni dell’adesione alla Carta di Pisa, il Sindaco Giuseppe Falcomatà: «Sono stato definito il “Sindaco più coraggioso d’Italia”, io non mi sento un eroe, sono consapevole delle difficoltà presenti in città, ma sono convinto del fatto che una città si riesce ad amministrare se si ama. Sappiamo quanto sia pervasiva l’attività della criminalità sul nostro territorio, per questo motivo serve gente onesta, che ha voglia di fare e di cambiare. Aderire alla Carta di Pisa – ha spiegato il Sindaco Falcomatà – è un segnale importante in un comune sciolto per mafia, mettendo al bando le clientele, le regalie; ogni singolo atto passa per la trasparenza, per la legalità, per la lealtà con i cittadini. È solo attraverso la cultura e l’educazione, che noi possiamo tirarci fuori da queste logiche, educando i cittadini a far capire che nella vita si riesce perché si sa qualcosa e non perché si conosce qualcuno. Proporremo l’adesione alla Carta di Pisa a tutto il Consiglio Comunale, perché non vogliamo che questo atto riguardi solo la maggioranza ma l’intero consiglio».

Exit mobile version