Catanzaro. Due giovani arrestati dalla Polizia per rapina

Catanzaro. Nelle prime ore di stamani, personale della Squadra Mobile di Catanzaro, diretta da Rodolfo Ruperti, con l’ausilio di personale dell’Upgsp, ha eseguito ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, Ilaria Tarantino. a carico di L.B. 28enne nato a Catanzaro, e F.P. 20enne nato a Catanzaro, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina impropria e lesioni personali.
I due, infatti, sarebbero gli autori della rapina, effettuata in data 11/10/2014, ai danni di un’anziana signora, in zona centro del capoluogo. La vittima era stata avvicinata da due soggetti, in questa via Borelli, entrambi indossanti un casco da motociclista, che dopo averla strattonata, cagionandone una rovinosa caduta a terra, le sottraevano la borsa e subito dopo si davano alla fuga a bordo di un motociclo, facendo perdere le proprie tracce nelle vie adiacenti. Nella circostanza la vittima della rapina subì, a seguito della caduta, la frattura dell’omero e diverse lesioni che portarono a realizzare una prima prognosi di 30 giorni.
Dalle immediate indagini avviate dalla Squadra Mobile, ed in particolare dalla visione dei filmati delle telecamere di video-sorveglianza, nonché dalle generiche informazioni assunte da alcuni testimoni, si acquisivano ulteriori elementi sulla tipologia del ciclomotore usato dai rapinatori che avevano avuto l’accortezza di sottrarre il mezzo all’inconsapevole proprietario.
Le indagini hanno consentito agli investigatori, pertanto, di acquisire una serie di elementi ritenuti dall’Autorità Giudiziaria sufficienti per la contestazione ai predetti dei reati oggetto del provvedimento cautelare la cui richiesta era stata avanzata dalla locale Procura della Repubblica.
Gli indagati risultano entrambi gravati da numerosi precedenti penali in materia di reati contro la persona ed il patrimonio ed appartengono alla comunità rom stanziale in questo centro. Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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