Mia madre: il cinema autobiografico di Nanni Moretti sempre più intimo

Reggio Calabria. Si può fare del cinema a vocazione fortemente autobiografica, senza mai parlare completamente di se stessi. E per se stessi, più che la propria dimensione da intellettuale, si intende ciò che è più intimo, i sentimenti, gli affetti. Tutto quello che uno spettatore si attende dall’ultima pellicola di Nanni Moretti, “Mia madre”. Perché se non tutti siamo intellettuali o registi, tutti quanti invece abbiamo o abbiamo avuto un affetto importante come una madre.
Il regista romano, giunto al suo dodicesimo lungometraggio, compie questo passo, che non si può però definire inaspettato. A partire da “La stanza del figlio”, la sfera più intima (da non confondere con privata) era diventata maggiormente rilevante, ma non è questo l’indizio più calzante della nuova direzione del cinema morettiano.
Ciò che ha invece colpito maggiormente negli ultimi tre film, da “Il Caimano” in poi, è la volontaria rinuncia al ruolo da protagonista, personaggi che vivono situazioni molto intime e intense, come quella del Pontefice afflitto da una forte depressione e di un produttore in crisi coniugale che non riesce a fare un film da anni, ruoli interpretati appunto non dallo stesso Moretti, ma da Michel Piccoli (in “Habemus Papam”) e Silvio Orlando. E questo percorso verso la dimensione più intima possiamo ipotizzare trovi un punto di arrivo in “Mia madre”. In questo film l’attrice protagonista è Margherita Buy e la prima impressione è che con la scelta di una donna protagonista Moretti voglia prendere le distanze dal suo autobiografismo. Ma poi scopriamo che la nostra protagonista interpreta una regista. Una regista che ricorda molto Nanni Moretti. Una regista che ha una madre, proprio come il regista romano, proprio come tutti noi. A cui volere bene, per la quale gioire o soffrire, in un periodo molto particolare della sua vita. Le premesse per un film che rifletta sul cinema, ma soprattutto equilibrato, intimo e sincero ci sono tutte, “Mia madre” è al cinema.

Cinema Aurora
18:10 – 20:20 – 22:30

Raffaele Putortì

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