Contratti d’investimento e filiere produttive. Presentato in Confindustria il bando Regionale

Reggio Calabria. Le opportunità offerte dal bando sui finanziamenti regionali dei contratti d’investimento sono state presentate nella sede di Confindustria Reggio Calabria, nel corso di un seminario tecnico organizzato dalla stessa associazione degli Industriali reggini, da Ance Reggio Calabria e dal Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali della Regione Calabria. All’incontro, a cui hanno preso parte diversi rappresentanti del tessuto produttivo reggino, sono intervenuti Valerio Berti, vicepresidente vicario di Confindustria Reggio Calabria, Francesco Siclari e Antonino Tropea, rispettivamente presidente e direttore di Ance Reggio Calabria, il dirigente regionale del dipartimento Sviluppo economico, Francesco Marano e il dirigente generale reggente del Dipartimento regionale Sviluppo economico, Antonio Nicola De Marco. Quello presentato è uno strumento particolarmente atteso dal mondo imprenditoriale locale perché in grado di agevolare l’aggregazione e la cooperazione tra aziende. Proprio per incentivare questo indirizzo, al fine di partecipare a questo bando di 65 milioni di euro che rientra nel Pisl 2012, sarà necessario presentare una domanda collettiva interaziendale entro il 6 novembre, ovvero di almeno tre imprese consorziate o in rete con un piano confacente alle loro esigenze comuni. Questo è il primo passo e, successivamente, si potrà anche inoltrare allegandolo alla richiesta, il piano di sviluppo aziendale.
Attraverso il contratto d’investimento realizzato con la collaborazione tra imprese, ci si pone l’obiettivo di promuovere la competitività delle filiere produttive sul territorio regionale. In questo caso sono tre i settori-chiave da potenziare nel segno dell’innovazione: bioedilizia, legno e agroalimentare. Ambiti ritenuti prioritari dalla programmazione comunitaria e dal Por regionale 2014-2020. Ma per realizzare lo sviluppo è fondamentale attuare una sinergia di qualità tra istituzioni e mondo dell’impresa, che si traduce soprattutto nell’adeguamento dei tempi procedurali della politica a quelli, molto più rapidi dell’imprenditore.
Difficoltà atavica e tutt’altro che facile da risolvere come evidenziato dal vicepresidente vicario di Confindustria Reggio, Valerio Berti: “Bisogna adeguare la macchina burocratica regionale alle tempistiche delle imprese per l’accesso ai finanziamenti. Questo sbilanciamento ha generato la sfiducia delle aziende ai bandi in quanto non li ritengono credibili ma siamo disposti ad affiancare la politica per superare questo gap. Le nostre imprese hanno difficoltà di accesso ai mercati per un problema dimensionale. La soluzione è creare una filiera, come il bando sui contratti d’investimento propone”.
Il presidente di Ance Reggio, Francesco Siclari, si è detto fiducioso in tal senso: “Sembra che le procedure burocratiche si stiano finalmente sposando con le esigenze delle imprese. Alla politica però chiediamo di bruciare le tappe”. Concertazione e reciproco ascolto tra politica e impresa sono i punti essenziali della posizione della Regione Calabria, come ribadito da De Marco. “Ci stiamo muovendo per integrare le politiche di sviluppo con quelle dell’occupazione ed entro fine anno ci sarà la prima bozza del piano di sviluppo e del lavoro della regione nei prossimi anni”. Il dirigente ha poi aggiunto che tra novembre e dicembre partiranno i bandi per l’attuazione del Por 2014-2020 con una dotazione di 3 miliardi da spendere, 600 milioni all’anno. De Marco ha sottolineato un’altra piaga: il tempo eccessivo del ciclo progettuale delle opere pubbliche calabresi (stimato in 8 anni), incompatibile con la vita di un finanziamento comunitario. “Lo stesso problema – ha osservato – c’è anche per gli aiuti alle imprese con un ciclo di vita dei finanziamenti da 3 a 4 anni”. Nessuna deroga prevista dal bando, ha poi precisato Marano, riguardo all’erogazione di finanziamenti a imprese che non ricadono nell’area dei Pisl.

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