La storia di Catanzaro rivive in “Nido di aquile”, esordio letterario di Emanuela Costanzo

Catanzaro. Sembra un giornata come un’altra a Catanzaro, ma per Andrea e Sofia, i protagonisti di un’autentica storia nella Storia, si rivela indimenticabile. I due giovani ragazzi attraversano le strade della città alla ricerca di un passato fin allora sconosciuto, e giungono al suo cuore, all’archivio storico dove un misterioso personaggio gli narrerà quella che sembra una leggenda gloriosa e dimenticata, ma che invece è parte costituente delle origini di un’intera comunità. E’ questo l’incipit originale e appassionante di “Nido di aquile”, il libro d’esordio della giovane universitaria catanzarese Emanuela Costanzo che sarà presentato domenica 20 dicembre, alle ore 18.30, presso la sala convegni dell’Hotel Guglielmo in via Tedeschi, nel rione San Leonardo, a Catanzaro in un incontro moderato da Rosita Mercatante. Dalla nascita all’Unità d’Italia, gli eventi raccontati nel libro si susseguono dando vita ad un mosaico che ricostruisce l’identità di un luogo che appartiene ad ogni cittadino. Il testo rappresenta il primo volume della collana “Vitalia”, edita dalla casa editrice La Rondine, a cura di Francesco Mattia Arcuri e Luigi Mariano Guzzo, che accoglie pubblicazioni di storia calabrese all’interno del panorama di settore nazionale, ricordando che dal nome dell’antico popolo calabro dei Vituli è stata battezzata la nostra bella (V)Italia: “E’ per noi motivo di grande orgoglio – commenta il direttore editoriale Gianluca Lucia – poter offrire una vetrina importante ai giovani autori locali che, alimentati da passione e curiosità, si impegnano a custodire e valorizzare le tradizioni con stile accattivante e linguaggio moderno”. Con un’operazione quasi archeologica, Emanuela Costanzo ha voluto, infatti, riportare alla luce la storia di Catanzaro e offrire un contributo volto a far riscoprire la consapevolezza delle proprie origini: “Credo – conclude l’autrice – che questo rappresenti l’unico modo per esistere più compiutamente ed essere parte attiva di una storia in continua evoluzione. Solo così ogni cittadino potrà comprendere il senso di ciò che è ed è stato e sentirsi orgoglioso di essere nato in un Nido di aquile”.


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