#LeRegoleDelGioco In Oratorio un percorso di integrazione sociale

Reggio Calabria. Camminando, uno accanto all’altro. Le agenzie educative ed i giovani: così nasce il progetto “Le Regole del Gioco” promosso di concerto dalla Comunità Ministeriale per Minori, il Centro Sportivo Italiano ed il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Reggio Calabria è lo spin off, l’Accordo operativo, del più amplio Protocollo di Intesa siglato su scala nazionale dal Dipartimento Giustizia Minorile ed il CSI. Istituzioni, ma soprattutto uomini e donne che oltre hanno riconosciuto l’uno l’altro la capacità di accogliere e custodire i ragazzi in percorsi di legalità, così lo Sport diventa un vettore di crescita per ciascuno. Un pallone, una squadra, un campo da calcio: questo sarà il proscenio naturale in cui dei giovani sottoposti a diversi provvedimenti giudiziari si giocheranno una partita molto importante quella dell’integrazione sociale. Lo faranno, fianco a fianco, in una Parrocchia, quella di Santa Maria del Lume nel quartiere Pellaro, dove assieme all’Associazione “Diego Suraci” disputeranno le gare dell’Oratorio Cup. Ma non solo campo: tanti i momenti di riflessione e condivisione sempre attraverso lo Sport; alla base di tale percorso vi è la ferma convinzione che l’attività sportiva è un caleidoscopio di regole da rispettare, una grande prova di maturità per i ragazzi della Comunità Ministeriale, ma anche per tutti coloro i quali, tra pari, incroceranno la loro strada. Un’ulteriore occasione di crescita sarà data dalla possibilità del corso per arbitri a cui ragazzi potranno partecipare per testare molte doti essenziali per un direttore di gara, quali l’autocontrollo, il rispetto dell’autorità e il far rispettare le regole senza sconti o privilegi.

Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria: «Il tema della legalità e della sinergia tra attori istituzionali e sociali, capaci di assumere su di sé la responsabilità della “presa in carico” delle persone provenienti dai circuiti penali, per favorirne il reinserimento nella società, è un obiettivo primario di questa Amministrazione. La sottoscrizione di un Accordo operativo che parte dai minori è per noi un passo significativo lungo il cammino del recupero della legalità, che proprio a partire dai più giovani può davvero condurre a significativi cambiamenti di vita. Del
resto, lo sport – il gioco – è da sempre uno straordinario strumento educativo e di integrazione sociale».

Rosamaria Morbegno, Direttore della Comunità Ministeriale per Minori di Reggio Calabria: «L’iniziativa vedrà i ragazzi della Comunità Ministeriale impegnati in varie attività di socializzazione, ma oggi voglio richiamare l’importanza del nome che abbiamo scelto per l’Accordo “Le regole del gioco”. Significa che attraverso il rispetto delle regole del gioco del calcio i ragazzi possono cogliere il senso e l’importanza delle regole della convivenza civile (rispetto dell’avversario a discapito del risultato). Ma se non ci fermiamo ai ragazzi, anche per gli adulti, soprattutto per quelli impegnati nelle istituzioni, ci sono le regole. Una per tutte art. 3 della Costituzione, ma ancora la Costituzione, la normativa comunitaria, la legislazione italiana ci obbliga a favorire la piena integrazione sociale. Ricordiamoci anche la regola delle regole: non si commette fallo anche quando l’arbitro non sta guardando, l’impegno con e per i ragazzi che fanno più fatica perché hanno condizioni di partenza più svantaggiate continua anche quando i giornalisti non ci sono: una società più giusta è sicuramente una società più sicura».

Paolo Cicciù, Presidente provinciale del Centro Sportivo Italiano di Reggio Calabria: «Ciò che ci entusiasma di questo percorso-progetto è la naturale propensione del CSI ad essere strumento sociale. Lo andiamo dicendo da anni: lo Sport o è sociale o non è Sport; c’è bisogno di una svolta culturale tangibile che vada oltre il profitto e guardi alla crescita sana dei nostri giovani».

Agostino Siviglia, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria: «I dati relativi al preoccupante aumento della criminalità minorile cristallizzati nell’ultima relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto della nostra Corte d’Appello, impongono un’analisi ed una capacità d’intervento immediati. “Le regole del gioco” va proprio in questa direzione: prevenire e reinserire attraverso l’educazione alla legalità ed alla sana vita di relazione. E’ solo il primo passo, ma un passo decisivo, perché disvela l’importanza cruciale di “intervenire per tempo”, perché i più giovani anche quando sbagliano nutrono dentro di sé una sana gioia di vita che va alimentata, confortata, accompagnata affinché ad essa possano tornare ad attingere quando la vita li costringerà ancora a scegliere cosa fare e chi voler essere».

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