Inaugurato il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”: esposizione permanente dei 104 quadri confiscati

Reggio Calabria. Gli faremo un’offerta che non possono rifiutare. La solita cultura mafiosa? No, Cultura e basta, con la C maiuscola di Reggio Calabria. Quale museo può rifiutare l’offerta di uno scambio alla pari, se sul piatto della bilancia la città di Reggio Calabria poggia un quadro originale di De Chirico, Dalì, Ligabue, Sironi o Fontana?
E’ questo il valore aggiunto che da oggi possiamo mettere a profitto, grazie all’acquisizione definitiva dei quadri confiscati a Gioacchino Campolo, noto un tempo come “il re dei videopoker”.
Stamattina è stato inaugurato il Palazzo della Cultura, intitolato allo storico e meridionalista Pasquino Crupi. All’interno del palazzo a tre piani, un piano è dedicato all’esposizione permanente dei quadri confiscati a Campolo. Si tratta di una collezione di grandissimo valore composta da 104 quadri di importanti autori. La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta da un’esibizione dell’orchestra giovanile del Teatro Francesco Cilea, diretta dal maestro Francesco Mariozzi.
“Qui c’è la vittoria dello Stato – ha affermato l’assessore alla legalità della Provincia di Reggio Calabria, Eduardo Lamberti Castronuovo – qui c’è la dimostrazione che quando lo Stato vuole vince contro la ‘ndrangheta e la mafia, questa è la vera vittoria. L’avere confiscato questi beni e averli restituiti in così breve tempo, tutto sommato quattro anni, alla pubblica fruizione, è la dimostrazione di come le istituzioni abbiano lavorato insieme e abbiano ottenuto un risultato. Con questi quadri Reggio non vince solo la battaglia contro la ‘ndrangheta, ma acquisisce un potere contrattuale maggiore. Da oggi possiamo scambiare un Ligabue con un Migneco o con qualunque altro quadro. Prima ci chiedevano sempre i Bronzi, adesso possono chiederci anche qualcuna di queste opere non sentendosi rispondere sempre no come abbiamo fatto coi Bronzi, ma sì, perché queste invece sono opere che si possono spostare”.

La consegna dei beni confiscati al Comune di Reggio Calabria

Dopo l’inaugurazione è avvenuta la cerimonia di consegna, da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, di un gran numero di immobili al Comune di Reggio Calabria. Alla cerimonia di consegna hanno partecipato il direttore dell’agenzia, il prefetto Umberto Postiglione, il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Con la firma dei documenti, il Comune di Reggio Calabria ha acquisito al proprio patrimonio, 21 immobili da utilizzare per finalità sociali, 19 unità immobiliari, di cui alcune sede di importanti attività commerciali, ai fini di lucro con obbligo di utilizzo dei proventi per finalità sociali, 24 immobili, alcuni dei quali composti da più unità, al fine di incrementare il patrimonio di edilizia pubblica da destinare alle categorie sociali più svantaggiate. Sei immobili invece sono stati consegnati alla Provincia per essere utilizzati per finalità sociali.
“Gran parte dei beni – ha detto il prefetto Postiglione – sono già a reddito, quindi il comune diventando proprietario incamererà queste risorse e ha già deciso a quali fasce sociali destinare questi interventi che si potranno fare con queste risorse. Altro discorso è il contributo alla cultura che viene dato attraverso l’iniziativa della sistemazione a Reggio Calabria di una collezione straordinaria di quadri. Se la cultura cresce, sappiamo tutti che cresce anche l’anima dell’uomo, e quindi – ha concluso il prefetto Postiglione – cresce anche la sua onestà”.

Fabio Papalia

Exit mobile version