Sanità. Nicolò (FI): “Nel resto del Paese cresce uso della ricetta digitale ma non in Calabria”

Alessandro Nicolò

Alessandro Nicolò

Reggio Calabria. “Se nel resto del Paese cresce a ritmi vertiginosi l’uso della ricetta digitale, nella nostra regione la dematerializzazione del documento è ancora al palo”. Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò. “Nelle regioni dove il progetto è già stato avviato, secondo i dati di Federfarma, si è ormai superato il 80% delle prescrizioni informatizzate, mentre in Calabria ed in Alto Adige, ancora è in funzione la vecchia ricetta cartacea, nonostante sia stato firmato un protocollo tra l’Associazione dei farmacisti e la Regione Calabria in cui si fissava entro questo mese di maggio l’avvio della nuova procedura informatica. Dinanzi ad una obiettiva difficoltà, che comunque avevo sottolineato – dice Nicolò – con una mia interrogazione al presidente della Giunta nel dicembre 2015 – a tutt’oggi permane il forte rischio per pazienti e medici di base di dovere fare i conti con l’insufficienza di ricette cartacee, come avvenuto recentemente. Al presidente della Regione ed al dipartimento della Salute, spetta dunque il compito di intervenire con celerità per prevenire l’esaurimento delle scorte di ricette, garantendo serenità a sanitari e utenti in un momento in cui la Calabria sta marcando per l‘ennesima volta dati negativi sulla qualità e sulla quantità dei servizi sanitari di cui non sono responsabili né i medici, né i cittadini, parallelamente lavorando per definire velocemente le procedure informatiche necessarie a chiudere con un passato ormai irreversibile”.

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