Ex Italcitrus. Cassazione conferma condanna Corte dei Conti: Scopelliti deve risarcire 300 mila euro

Giuseppe Scopelliti

Reggio Calabria. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna erariale a risarcire la pubblica amministrazione con 300 mila euro inflitta dalla Corte dei Conti a Giuseppe Scopelliti, nella qualità di ex sindaco di Reggio Calabria dal 2002 al 2010, per aver stipulato nel 2004 il contratto di acquisto dell’ex Italcitrus, stabilimento di trasformazione degli agrumi, in stato di totale abbandono e pieno di amianto. L’acquisto avvenne interamente a carico del Comune, al prezzo di due milioni e mezzo di euro, la cifra richiesta dall’imprenditore Emidio Francesco Falcone.
I terreni acquistati e i capannoni non furono “mai riconvertiti, in seguito, ad alcuna utilizzazione proficua per la collettività”, nonostante – rileva la Suprema Corte nel verdetto 10814 – la necessità dell’acquisto fosse stata motivata per ospitare il centro della Rai. Scopelliti era stato condannato nel 2009, in primo grado, dalla Corte dei Conti della Calabria, a risarcire il danno con 697.511 euro poiché secondo i giudici contabili sarebbe stato corrisposto “un prezzo largamente superiore” al valore del bene immobiliare, per un bene “inutile rispetto all’interesse pubblico”. In secondo grado, la Corte dei Conti sezione centrale, nel 2014, aveva ridotto a 300 mila euro l’entità del risarcimento, eliminando la prima voce di addebito per via “dell’incertezza del reale valore di mercato del complesso immobiliare, alla luce delle diverse stime espresse in più perizie”, lasciando fermo il secondo motivo di addebito sulla inutilità dell’acquisto. Per questa vicenda è stata ipotecata la casa coniugale di Scopelliti.

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