Primo incontro sull’Articolo 49: il MSI

Reggio Calabria. Nella serata di sabato 23 luglio ha avuto inizio la prima conversazione culturale relativa alla programmazione estiva, denominata “Serate al Chiostro. a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “Articolo 49: il Movimento Sociale Italiano”. Tale incontro da inizio ad una nuova sequela di analisi sui partiti e movimenti italiani e questa nuova serie di conversazioni prende spunto dall’articolo 49 della Carta costituzionale della Repubblica italiana, dove“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.” «Il 26 dicembre del 1946 – ricorda nella parte introduttiva Antonino Megali, socio del sodalizio organizzatore – nasceva ufficialmente il MSI presso lo studio di Arturo Michelini, anche se in precedenza vi erano state altre esperienze tra le quali quella relativa al Partito Democratico Fascista, gruppo fondato da Domenico Leccisi insieme a Mauro Rana e Antonio Parozzi subito dopo la fine della seconda guerra mondiale». Nella parte introduttiva è stata ricordata la Carta di Verona (17 novembre 1943), poi ricordata anche dall’onorevole Aloi che durante il suo intervento ha ricordato e si è raccontato, visto la sua lunga militanza prima nel MSI e successivamente al Congresso di Fiuggi (27 gennaio 1995) in Alleanza Nazionale. Tornando alle origini è stato affrontato il Manifesto di Verona (14 novembre 1943) a cura del partito fascista repubblicano e nel corso di quella riunione nella città scaligera vennero inseriti nei 18 punti di quel programma alcune linee programmatiche quali “lavoro” (articolo 9), “collaborazione tra maestranze e operai per la ripartizione degli utili e per la fissazione dei salari “ (articolo 12), “diritto alla casa” (articolo 15) che saranno successivamente riprese nella fase dell’Italia repubblicana.
Nei confronti del Fascismo, la posizione del partito viene sintetizzata dalla frase di Augusto De Marsanich: “non rinnegare e non restaurare”. «Un percorso quindi – come evidenzia l’onorevole Fortunato Aloi – che partendo dalle sue radici storiche e lungo il suo percorso evolutivo ha delineato una visione descrittiva non solo di vita politica di un partito, quello del Movimento Sociale Italiano, ma anche quella della storia della nostra Penisola». La storia del Movimento Sociale Italiano ha inizio ufficialmente il 26 dicembre del 1946, quando in una seduta, presso lo studio assicurativo di Arturo Michelini in Roma, alla quale aderirono alcuni personaggi politici di quel momento storico, tra i quali Almirante,Tripodi, che non erano in sintonia con quei principi che consideravano il ventennio fascista come un momento buio delle penisola italiana.
Molte sono state le cifre storiche analizzate nel corso della conversazione culturali, tra le quali l’aministia Togliatti (22 giugno 1946) , la legge Scelba (20 giugno 1952 n.645), i fatti di Genova del 30 giugno 1960, i fatti di Reggio Calabria, ma anche quelle relative ai tanti nomi che hanno animato la vita del MSI. Uno dei punti programmatici del Movimento Sociale Italiano – continua Aloi – si basava sulla “Questione Meridionale” inserita in un’ottica nazionali secondo l’idea mazziniana “l’Italia sarà quel che il Mezzogiorno sarà” e proprio su quei dettami si basava il percorso storico del MSI che fino alla nascita di Alleanza Nazionale ha rappresentato il proprio manifesto di pensiero di quei principi che hanno caratterizzato la nostra ragion d’essere politica e storica.

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