Catona Teatro. La magia in musica di Patty Pravo: standing ovation per la ragazza del Piper

Patty Pravo

Patty Pravo

Reggio Calabria. La ragazza del Piper ammalia “Catona Teatro”. Con il suo live “Eccomi”, ieri sera nell’affascinante arena “Neri” all’interno del noto festival teatrale Catona Teatro organizzato dalla Polis Cultura diretta da Lillo Chilà grazie anche alla sinergia con la Esse Concerti srl di Tonino Scordo esclusivista per la Regione Calabria, Patty Pravo canta e si racconta per due ore, senza fare alcuna pausa o interruzione e muovendosi sinuosamente sul palco, si diverte a scherzare con i chitarristi mentre eseguono i loro assoli. È un live austero, curato nei minimi particolari da una parte ma anche molto elegante in cui si vede l’icona degli anni ’80 che dimostra di essere ancora oggi, una delle migliori interpreti della musica italiana. Inizia il suo viaggio con “Les etrangers” cover del brano “Merci bon Dieu”, “A parte te” scritta per il suo compleanno da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, “Notti bianche” per poi fare un’emozionante medley con “Se perdo te”, “Pazza idea”, “Ragazzo triste”.
Il pubblico è estasiato soprattutto quando canta un’originale versione di “Non andare via”, “Pensiero stupendo”, “La bambola”, “Dimmi che non vuoi morire” o ancora la bella canzone di Fortunato Zampaglione, “Cieli immensi” presentata all’ultimo festival di Sanremo dove si è piazzata al sesto posto nella classifica finale e ha ricevuto anche il Premio della Critica. Cinquant’anni di carriera e non sentirli nemmeno: la signora della musica italiana non vuole pensare al passato ma al presente: lo dimostra la sua scaletta caratterizzata da brani contenuti nell’ultimo disco “Eccomi”, il ventiseiesimo album di Nicoletta Strambelli, dove estrapola “Come una preghiera”, “Per difenderti da me”, “Ci rivedremo poi”, “Qualche cosa di diverso” per poi fare una breve carrellata dall’album precedente “Nella terra dei pinguini”, del 2011, con “La vita è qui”, “Il vento e le rose” e “Unisono”.
Sul palco, con lei, un’affiatata band di sei musicisti: Michele Lombardi alle tastiere e piano, Lucio Fasino al basso, Andrea Fontana alla batteria, Stefano Cerisoli e Ivan Geronazzo alle chitarre, Gabriele Bolognesi ai fiati bravissimi nel finale dove si raggiunge l’apoteosi di un eccezionale live concluso con “Nuvole” e “Tutt’al più”. L’arena “Neri” è completamente stregata da quella effigie di una donna forte, consapevole delle proprie scelte e che, tuttavia, conserva un lato fragile da custodire e svelare con parsimonia. Patty dona frammenti di storie, ricordi, passioni, separazioni, riavvicinamenti che trovano spazio tra arrangiamenti finemente curati e particolarmente variegati. Nonostante sia trascorso del tempo, di primavere la bella Pravo ne ha passate 68 con una carriera iniziata a soli 17 anni, (è la seconda artista italiana con le maggiori vendite di dischi dopo Mina), che le ha portato un immenso successo mondiale, la cantautrice ha una padronanza del palco, una grinta, un’eleganza assoluta e una sensualità da fare invidia alle ventenni. E a fine serata, raffreddore a parte, si inchina davanti al suo pubblico alzatosi in piedi per il gran finale e con un filo di voce dice: “Grazie a voi, siete parte di me”.

(foto Antonio Sollazzo)

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