Festa dell’Unità durante feste Mariane. Agliano: «E griramulu tutti cu cori: oggi e sempri viva… u Pd!»

Giuseppe Agliano

Giuseppe Agliano

Reggio Calabria. “Reggio sempre più oltraggiata e vilipesa da un centrosinistra arrogante, irriverente e padroneggiante, tanto da organizzare, durante l’imminente ricorrenza Mariana, senza alcun ritegno, la festa del loro partito”. Lo sottolinea, con sarcasmo, il presidente del “Centro Studi Tradizione Partecipazione” Giuseppe Agliano.
«“Cu terremoti, cu guerra e cu paci, sta festa si fici e sta festa si faci!”…si ma quella dell’unità però! A questa massima di Ciccio Errigo avranno pensato i dirigenti del pd quando hanno stabilito di fare a Reggio la festa regionale durante l’annuale ricorrenza in onore di Maria SS. Madre della Consolazione, Patrona della città di Reggio. Nel descrivere la crisi che attraversa questa società moderna – sostiene Giuseppe Agliano – siamo sempre stati molto duri, ma mai avremmo pensato che si potesse toccare il fondo così come sta avvenendo attualmente. Eravamo convinti che il trionfo dell’individualismo edonista della società dei consumi, avesse comportato la trasformazione della società attuale in una società priva di qualsiasi legame sociale e di qualsiasi trascendenza, ma adesso ne abbiamo veramente la prova. Mai si era arrivati a tanto, organizzare una festa di partito negli stessi giorni in cui si rinnova la devozione di un intero popolo alla sua Patrona. Si è veramente e ampiamente superato ogni limite».

«Con questa indegna operazione, non molto maldestra – continua il presidente del Centro Studi – il Pd tenta di strumentalizzare a suo vantaggio la folla attesa a Reggio per il secolare appuntamento con la Patrona Celeste. L’evento più importante della cultura e della tradizione reggina verrà oltraggiato dal partito che “comanda” in città, in regione e in Italia, trasformandolo in una mega kermesse politica con tutto ciò che ne consegue. Mentre i fedeli reciteranno il Rosario, i piddini leggeranno un passo del “Capitale” di Karl Marx; quando i devoti canteranno “Vergine Bella e Santa” loro intoneranno l’”internazionale”; nella giornata clou di sabato, giorno della processione della Sacra Effige, i maggiorenti del partito si schiereranno (stile Politburo) sul balcone in attesa dell'”inchino”; mentre i portatori della vara lanciano il sacro motto: e griramulu tutti cu cori, oggi e sempri… qualcuno si potrebbe confondere e dire: viva u Pd!». «Sembra un racconto d’altri tempi, surreale, da film, eppure tutto ciò potrebbe accadere nella nostra città fra qualche giorno. Dico “potrebbe”, perché ci auguriamo che chi di competenza (Vescovo in testa), possa far desistere il pd nel perseguire questo malsano disegno politico-propagandistico. Altrimenti – conclude Giuseppe Agliano – avendo ormai, questi “signori”, superato ogni limite dell’umana decenza, non ci resta che sperare che la sopportazione dei reggini sia giunta finalmente al capolinea».

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