Privilegi consiglieri regionali, nomine in Enti e società: è bastato un solo comma 21 anni fa, ora proposta di legge per abrogarlo

Reggio Calabria, Palazzo Campanella: sede del Consiglio regionale della Calabria

Reggio Calabria, Palazzo Campanella: sede del Consiglio regionale della Calabria

Per legge i consiglieri regionali si votarono corsia preferenziale per essere nominati negli enti e in società partecipate calabresi

di Giovanni Verduci

Reggio Calabria. Non bastassero i lauti stipendi e la possibilità di ricevere un vitalizio dopo appena cinque anni di militanza a Palazzo Campanella, i consiglieri regionali si sono concessi per legge il privilegio di avere una corsia preferenziale in materia di nomine negli enti e nelle società partecipate calabresi. La norma, varata 21 anni addietro dal parlamento regionale calabrese quando la Regione Calabria era guidata da Giuseppe Nisticò e ai piani alti dell’Astronave sedeva il giovanissimo presidente del consiglio Giuseppe Scopelliti, è quella che disciplina la proroga degli organi amministrativi e delle nomine di competenza regionale.
La legge regionale 4 agosto 1995 numero 39, nell’abrogare la precedente previsione del 1992, all’articolo 8 sui requisiti necessari per le nomine inseriva il comma 2 bis. Due righe asciutte grazie alle quali il controllore e il controllato si davano una bella mano di aiuto. In sostanza, grazie alla modifica normativa ai consiglieri regionali che abbiano esercitato il mandato per una legislatura è concesso di prescindere dai requisiti previsti dallo stesso articolo per la copertura di incarichi presso “enti od organismi, imprese o soggetti giuridici di qualsiasi natura di rappresentanza della Regione”. Una legislatura in consiglio regionale, quindi, avrebbe un valore superiore a cinque anni di attività professionale “riconducibile all’incarico” che la stessa norma prevede quale esperienza curriculare necessaria a un “comune mortale” per accedere agli stessi incarichi regionali.
Le cose, però, potrebbero cambiare a breve. Martedì prossimo, infatti, la prima commissione guidata da Franco Sergio si troverà ad affrontare il dibattito su una proposta di legge, presentata dal consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. Il rappresentante dei Democratici progressisti, infatti, propone il superamento della norma del 1995 per “favorire ogni pari opportunità tra tutte le persone interessate a ricoprire funzioni ed incarichi in rappresentanza della Regione Calabria” e, quindi, superare e accantonare per sempre, o fino a nuova norma, “una condizione di privilegio iniziale a favore di quanti già consiglieri regionali seppur privi di ogni condizione necessaria possano per questa via ricoprire incarichi ad altri nelle medesime condizioni invece preclusi”.

Giuseppe Giudiceandrea
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