Oliviero Toscani e il selfie mafioso. Garante per l’infanzia: “Se fosse vero dovrebbe vergognarsi”

Antonio Marziale

Antonio Marziale

Reggio Calabria. “Chissà se Oliviero Toscani, assumendo incarichi professionali in Calabria, nel momento in cui ha percepito gli emolumenti si sia mai preoccupato di sapere se quelli fossero soldi mafiosi”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, nell’apprendere che il fotografo avrebbe negato un selfie ad uno studente liceale vibonese, adducendo la motivazione che quest’ultimo potrebbe essere mafioso. “Se quanto dichiarato dal ragazzo corrisponde alla verità – incalza Marziale – il signor Toscani dovrebbe solo vergognarsi e riservare le sue notorie, noiose e inefficaci ironie ai pochi intimi che lo apprezzano. La mafia è una cancrena che non può e non deve divenire motivo di battute rivolte proprio ad un esponente di una generazione che paga il prezzo degli effetti devastanti della ‘ndrangheta sul territorio. Ai giovani si deve rispetto e si deve rispondere con esempi quotidiani e ordinari di vite esemplari, rispettose delle regole del viver civile e della dignità delle persone”. “Non chiedo al fotografo di scusarsi – conclude Marziale – ma allo studente insultato di non prenderlo in considerazione, perché senza provocazioni di lui non si parlerebbe affatto”.

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