Wanda Ferro entra in Consiglio regionale. Monica Falcomatà (Crpo): «Su trenta consiglieri le donne saranno appena due»

Monica Falcomatà

Monica Falcomatà

Reggio Calabria. “Con questa breve nota voglio esprimere il mio compiacimento per la sentenza della Consulta in virtù della quale la candidata alla carica di governatore nelle ultime elezioni regionali entrerà in Consiglio regionale. Decisione che ripristina la legalità rendendo nel contempo giustizia alla scelta di decine di migliaia di elettori del centro destra che, come me, hanno deciso di sostenerla. Wanda Ferro è un politico ed è una donna che porta con se’ un importante bagaglio di esperienza politico amministrativa maturata sul campo per avere negli anni ricoperto molteplici e diversi ruoli istituzionali”. E’ quanto afferma la vicepresidente della Commissione regionale Pari Opportunità Monica Falcomatà che aggiunge: La sua presenza rappresenterà un valore aggiunto ed apporterà un contributo di qualità alla politica della nostra regione. Con il suo ingresso, la rappresentanza femminile nella massima istituzione calabrese si raddoppierà ponendoci, nel contempo, dinanzi ad una sconcertante realtà: su trenta consiglieri regionali le donne saranno appena due! Sono questi i numeri! Sono queste le ‘proporzioni di genere’ che oggi esprimono le nostre Istituzioni!”. Aggiunge Monica Falcomatà: “Pertanto, oggi, calato il sipario sulla Giornata mondiale sulla violenza di genere, le Istituzioni, la politica e il mondo femminile sono chiamati ad operare nel quotidiano affinché si realizzi quella rivoluzione culturale idonea a garantire la piena libertà della donna che si concretizza, principalmente, attraverso l’educazione al rispetto ed alla attuazione reale delle pari opportunità. Per realizzare ‘l’uguaglianza sostanziale’ a tutti i livelli ed in ogni contesto socio economico- sostiene ancora la vicepresidente- è necessario incrementare la presenza delle donne nelle istituzioni politiche non perché rappresentino le istanze femminili, o meglio non solo, ma soprattutto perché una società composta da uomini e da donne, come è quella calabrese, non debba continuare ad essere governata solo da uomini”. Per Monica Falcomatà “è fondamentale lottare affinchè in futuro si possa registrare una maggiore presenza delle donne nei luoghi di rappresentanza politica ed in cui si realizzano i processi decisionali, con la consapevolezza che una soluzione positiva in tal senso si potrà ottenere solo all’esito di una strategia composita intervenendo, sia sul fronte legislativo con provvedimenti mirati che ne rafforzino la tutela, sia sul fronte culturale con il supporto di tutte le donne per superare quei retaggi che determino ancora oggi tale squilibrio di rappresentanza”. “In tal senso- conclude la vicepresidente Crpo- la Commissione regionale per le uguaglianze dei diritti e delle pari opportunità, di cui mi onoro di fare parte, intende contribuire in termini propositivi e di stimolo al fine realizzare il riequilibrio di rappresentanza per contribuire ad avere una società migliore più equa, che composta da uomini e donne venga governata non più solo da uomini o prevalentemente da uomini ma da entrambi con uno sguardo plurale”.

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